Uno dei paesi a maggiore attrazione turistica del mondo, la Spagna, ha deciso di intensificare i rapporti con la Sicilia e in particolare sulla capitale, Palermo, che ospita fino al 21 maggio una quattro giorni di eventi dal ritmo spagnolo con un programma ricco di spettacoli, mostre, concerti di flamenco, presentazioni, visite guidate e musica. L’evento si chiama “La Spagna a Palermo”, ed è un’occasione per sviluppare scambi economici e culturali e sollecitare il mercato turistico dell’isola a scegliere la Spagna come destinazione per le prossime vacanze. Di fronte al centralissimo Teatro Massimo è stata allestita una sorta di isola spagnola, con desk informativi di Turespaña e di 8 regioni: Andalusia, Aragona, Catalogna, Galizia, Gran Canaria, Ibiza, Madrid e Valencia in cui viene distribuito materiale informativo.
La delegazione spagnola è stata ricevuta dal sindaco Leoluca Orlando per un incontro dal sapore istituzionale-imprenditoriale, c’è stato anche un workshop che ha messo a confronto agenti di viaggio e tour operator palermitani con i rappresentanti spagnoli e che ha trovato la sua naturale location nella sede dell’Instituto Cervantes di Palermo, che ha sede nel cuore della Vucciria, in quella che fu la Chiesa di Santa Eulalia dei Catalani. Il Cervantes costituisce il riferimento simbolico della cultura spagnola a Palermo e testimonia il profondo legame che intercorre tra le due culture ancora oggi.
A piazza Verdi è stato inaugurato lo spazio “La Spagna a Palermo”, alla presenza del sindaco Orlando e del Console Jose Luis Solano, del Consigliere di Turismo dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Carlos Hernández e del Console onorario a Palermo, Ignazio Caramanna, per avviare un’opera di sensibilizzazione e promozione del mercato turistico fra i palermitani che potranno curiosare tra gli stand e degustare prosciutti e vini tipici spagnoli. Ma il programma di eventi si snoderà in tutto il centro storico. Sul piano culturale sono previste due mostre: Palazzo Ziino ospita fino al 26 giugno “¡No a la guerra!”, 50 fotografie in bianco e nero di Letterio Pomara sulla cittadina di Belchite, a cinquanta chilometri da Saragozza, che nel 1937 fu teatro di una durissima battaglia che distrusse e annientò la città, nello scontro tra i nazionalisti di Franco e i repubblicani, mentre all’Instituto Cervantes si potrà ammirare il lavoro dell’artista Pierre Gonnord in “Arraigados” (fino al 17 giugno 2016) dedicato ai minatori delle miniere di León e Asturie.
Tra gli appuntamento di giovedì all’Instituto Cervantes anche una conversazione con Piero Longo, presidente della sezione Palermo di Italia Nostra, su “Palermo nell’età aragonese: Storia, arte e cultura urbana”. Accanto a questo, per ricordare e testimoniare la presenza spagnola a Palermo è previsto anche un suggestivo itinerario a piedi (durata prevista 2 ore) venerdì 20 e sabato 21 maggio, con partenza alle 18, lungo il Cassaro. La partecipazione è gratuita (fino ad esaurimento disponibilità) presentando l’invito che si può ritirare presso lo stand di Turespaña in piazza Verdi. Il tour parte da piazza Vittoria, presso il monumento di Filippo IV antistante il Palazzo dei Normanni e la Porta Nuova che celebrò la grande vittoria della Spagna contro gli infedeli. Scendendo per l’antico Cassaro, un tempo via Toledo, si potranno ammirare le facciate dei palazzi dell’aristocrazia intorno al monumento di Carlo V a Piazza Bologni mentre le guide turistiche parleranno di sante patrone, di tradizioni sacre e profane, di architetti e influenze che arricchirono il barocco palermitano. Si arriverà così ai Quattro Canti, decorati con le statue dei re di Spagna, da cui è facile percepire quali grandi opere di ristrutturazione urbana vide la città nel corso del Cinquecento e Seicento quando il Cassaro fu allungato sino al mare.
Per quanto riguarda gli spettacoli, il programma prevede fino a sabato 21 maggio in una pedana appositamente montata a Piazza Verdi, le esibizioni del gruppo di musica celtica galiziana “Bellón y Maceiras” e il gruppo flamenco di Alejandra Bertolino Garcia “Duende Sur”, composto da artisti siciliani innamorati della Spagna e del suo ballo tradizionale. Il duo Bellón Maceiras si forma nel 2005 dall’incontro musicale tra Daniel Bellon, zampognaro, e Diego Maceiras, fisarmonicista. Durante i pomeriggi in piazza, Alejandra Berolino ed il gruppo Duende Sur mettono in scena uno spettacolo pieno di forza espressiva e di profondità comunicativa, che coinvolge lo spettatore in un’esperienza di energia pura e di passione. In questo percorso il ballo rappresenta l’aspetto più immediato e coinvolgente mentre il canto è il legame primordiale con la parte più profonda dell’anima creatrice e la chitarra è la trama sulla quale poggiano i primi due elementi. Il repertorio è composto da brani flamenchi arrangiati e da composizioni originali. Nella serata di venerdì alle 21, alla Chiesa di San Mamiliano (già Santa Cita), sarà protagonista la musica classica spagnola con la zarzuela, genere lirico-drammatico spagnolo, in cui si alternano scene parlate, altre cantate e balli concertati. Sul palco saliranno Aurelio Viribay Salazar, José Quintín Bueno Izquierdo e Cristina Toledo Hijosa (pianoforte, tenore e soprano).
Sabato 21 maggio, di mattina, sempre in piazza Verdi, si esibisce l’Orchestra a Plettro del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo. L’Orchestra nasce grazie all’apertura della prima, e tutt’ora unica, cattedra siciliana di Mandolino, nel 2008, affidata al Maestro Emanuele Buzi.
Tra le iniziative enogastronomiche, oltre alle degustazioni gratuite in piazza Verdi, c’è quella in programma giovedì 19 maggio alle 21 all’Eurostar Hotel Centrale: è un inedito confronto tra la cucina siciliana e spagnola con un simbolico gemellaggio tra lo chef aragonese Toño Rodríguez e lo chef siciliano Francesco Inzerillo che prepareranno una cena che combina i sapori dei due paesi. Ad assaporare i piatti sarà non solo un parterre di giornalisti ma anche il pubblico che potrà accedere solo su prenotazione chiedendo informazioni direttamente all’Hotel Centrale (091.8539).
“Questo evento – ha detto Leoluca Orlando, sindaco di Palermo – conferma i profondi legami tra Sicilia e Spagna, che si possono cogliere già guardandoci intorno. Ma questa manifestazione è anche l’occasione per uno scambio reciproco di conoscenze che non riguarda solo i monumenti ma anche cibo, danza e musica. Uscita dal rischio default, Palermo è sempre più rivolta all’internazionalizzazione e lo fa anche grazie a due compagnie, spagnole per l’appunto, Vueling e Volotea, che la collegano a 22 destinazioni estere”.
“Da tempo volevamo essere presenti a Palermo – ha aggiunto Carlos Hernandez, consigliere del Turismo dell’Ambasciata di Spagna in Italia – e finalmente con questa iniziativa daremo vita a una intensa convivenza tra due popoli così vicini tra loro non solo per la storia ma anche per un’identità culturale simile e la stessa gioia e voglia di vivere che condividiamo”.