È costato la vita a 32 persone l’ultimo attentato terroristico firmato “Isis” ad est di Misurata, in Libia. I feriti sono 50, ma alcuni di loro si trovano in condizioni molto gravi. L’attentato, avvenuto nell’area di al Washaka, tra le città di Misurata e Sirte, è stato rivendicato dal gruppo jihadista tramite un comunicato.
Il Califfato ha anche svelato l’identità dell’attentatore kamikaze: Abu Abdullah il sudanese. Il terrorista “ha preso di mira gli apostati di Alba della Libia con un camion bomba lungo la strada da Bani Walid a Sirte, questo mentre un altro kamikaze, Abu Abdullah al Muhajir, colpiva un gruppo di apostati ad est di Buirat al Hassun“, si legge nel comunicato.
L’esplosione ha provocato molte vittime anche tra i civili. Le milizie di Misurata, fedeli al governo di accordo nazionale con sede a Tripoli, stanno perlustrando la zona alla ricerca di mine, autobombe e trappole esplosive piazzate dai terroristi. Solo ieri le brigate di Misurata avevano occupato il villaggio di Abu Ghrein, estromettendo le milizie dello Stato islamico.
Intanto, l’aviazione libica fedele al governo di accordo nazionale con sede a Tripoli, ha condotto un raid aereo contro un convoglio dello Stato islamico lungo la via che porta ad al Washaka, al Qadaya e al Zamzam. L’attacco è avvenuto mentre i jihadisti si stavano ritirando verso Sirte.