Stretta in tutta Europa sul tabagismo. Da oggi sono operative le norme della Direttiva Ue con nuove disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati.
L’Italia – sottolinea il ministero della Salute – ha recepito la Direttiva con 5 mesi di anticipo. Obiettivo principale è assicurare un elevato livello di protezione della salute dissuadendo i consumatori (in particolare i giovani) dall’acquisto e dal consumo di prodotti contenenti tabacco e nicotina.
Queste le principali novità:
– abolizione dei pacchetti da 10 sigarette e delle confezioni di tabacco da arrotolare contenenti meno di 30 grammi di tabacco;
– il divieto di utilizzare nell’etichettatura elementi promozionali e fuorvianti, come riferimenti a benefici per la salute o per lo stile di vita;
– introduzione sulle confezioni di sigarette, tabacco da arrotolare e tabacco per pipa ad acqua delle ‘avvertenze combinate’ relative alla salute: testo, fotografia a colori e numero del telefono verde contro il fumo (800.554.088). Le avvertenze occuperanno il 65% del fronte e del retro delle confezioni e dell’eventuale imballaggio esterno;
– il divieto di additivi che rendono più ‘attrattivo’ e ‘più nocivo’ il prodotto del tabacco (caffeina, vitamine, coloranti delle emissioni, nonché additivi che facilitino l’inalazione o l’assorbimento di nicotina e che abbiano proprietà cancerogene, mutageniche o tossiche).
Sono state, inoltre, introdotte numerose misure relative alle sigarette elettroniche con nicotina come il divieto di vendita ai minori di 18 anni di sigarette elettroniche e di liquido di ricarica con presenza di nicotina. L’introduzione di requisiti di sicurezza per le sigarette elettroniche e i contenitori di liquido di ricarica contenenti nicotina, a prova di bambino e di manomissione, corredati da un foglietto illustrativo, contenente istruzioni d’uso, controindicazioni, informazioni su eventuali effetti nocivi.
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DIVIETO DI VENDITA NON AI MINORI DI 18 ANNI, MA AI MINORI DI 100 ANNI!
Questa storia deve finire una volta per tutte! Infatti occorre comprendere che il fumo non solo è inutile e insignificante per la vita degli esseri umani ma che esso crea dei costi a carico di tutti i contribuenti! Impropriamente questi devono sopportare astronomiche spese sanitarie! Lo Stato è responsabile di queste morti e di queste spese in quanto, per incassare una miseria con le accise, si accolla il costo delle cure e diffonde cattivo esempio: inganna i fumatori stessi incoraggiati da una permissiva e libera vendita! La soluzione dovrebbe essere, a mio avviso, fare un referendum per stabilire se la vendita del tabacco sia da vietare a tutti assolutamente! Ritornerebbe la salute per tutti ed un vantaggio economico per le Finanze statali attualmente in perdita!