“Non possiamo considerarci soddisfatti dei risultati ottenuti finora. Occorre fare di più, e velocemente”. Risuonano come dei veri e propri avvertimenti le parole del Commissario Ue per la migrazione Dimitris Avramopoulos: “Dobbiamo reagire velocemente all’urgente situazione umanitaria in Grecia e impedire qualsiasi deterioramento della situazione in Italia”.
La Commissione ha valutato le azioni intraprese fino al 13 maggio: “Complessivamente, i progressi restano insoddisfacenti nonostante segni di maggiore preparazione per le azioni future: dalla metà di aprile hanno avuto luogo poche ricollocazioni, benché il canale delle future ricollocazioni sia stato rafforzato”.
“Sono stati compiuti progressi in materia di reinsediamento come parte dell’attuazione della dichiarazione Ue-Turchia – ammette Avramopoulos – ma devono essere accelerati per evitare che i migranti tornino alle rotte irregolari”. Servono quindi sforzi sempre maggiori.
Soprattutto in materia di “ricollocazione” che sono sempre più urgenti in considerazione della situazione umanitaria in Grecia e dell’aumento degli arrivi in Italia”. I reinsediamenti al 13 maggio erano stati solo 6.321; per quanto riguarda i 20mila ricollocamenti pattuiti, invece, “solo 355 persone in più sono state ricollocate durante l’ultimo periodo”.