La Commissione Europea “apre” all’Italia sulla flessibilità di bilancio pari allo 0,85% per il 2016. La Ue, però, mette subito in guardia il nostro Paese: il governo Renzi dovrà fare uno sforzo sui conti superiore allo 0,5% nel 2017 e nel 2018.
La Commissione ha rimarcato che si tratta di una flessibilità che non ha precedenti con nessun altro Paese
Nel dettaglio, saranno concesse le seguenti clausole di flessibilità di bilancio richieste dal premier italiano: lo 0,50% del Pil concernente le riforme economiche, lo 0,25% in relazione agli investimenti infrastrutturali, lo 0,04% per i costi legati alla gestione della crisi rifugiati e lo 0,06% per l’emergenza sicurezza.
Bruxelles pretende però il massimo impegno per il futuro: “È per noi molto importante” – spiega un esponente comunitario.