Ventisette persone sono state arrestate nella maxi operazione antidroga dei carabinieri di Cagliari, dieci finite in carcere e le altre tredici ai domiciliari. Oltre 150 uomini dell’Arma sono stati impegnati tra Cagliari e provincia, Mesero nel Milanese e Tilburg in Olanda, smantellando un traffico nazionale ed internazionale di stupefacenti.
Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione, al commercio, al trasporto, alla vendita e alla consegna di cocaina, eroina ed ecstasy, ed estorsione.
I provvedimenti, emessi dal gip del capoluogo, riguardano una attività di indagine, che si è svolta dall’agosto del 2014 al giugno del 2015, per spaccio nazionale e internazionale di stupefacenti, denominata “Calesse”. Numerose anche le perquisizioni.
Secondo gli inquirenti la banda, divisa in quattro gruppi, è riuscita a vendere, soprattutto nel Cagliaritano, circa 100 chili di eroina in due anni, oltre alle altre droghe.
Lo stupefacente arrivava da Tilburg tramite corrieri, spesso a bordo di camion, anche se sono stati accertati alcuni arrivi di minori quantità in aereo. Nella cittadina olandese operava il primo gruppo: una famiglia di sardi che aveva un’attività economica legale alla quale affiancava quella del traffico di droga.
Si è partiti da Carloforte dove è stato intercettato un traffico di hashish che ha portato a scoprire il secondo gruppo, nel quartiere cagliaritano di Is Mirrionis, capeggiato da Ninni Vacca, noto ‘Cavallo’, in carcere per altri reati che, sempre secondo gli inquirenti, tramite la moglie, gestiva il traffico di eroina di circa 5 chili al mese che arrivavano dall’Olanda.
Il secondo gruppo, a Monserrato, nell’hinterland cagliaritano, era invece gestito, sempre secondo quanto emerso dalle indagini, dai fratelli Giuseppe e Fabrizio Argiolas.
Un altro gruppo, nella frazione di Pirri, era gestito da Fausto Cadelano e Marco Pezzi (quest’ultimo arrestato un anno fa dalla polizia con quattro chili di eroina.