Stop alla possibilità di votare alle prossime amministrative in due giornate. Oggi il Consiglio dei ministri doveva presentare, così come anticipato ieri dal ministro Angelino Alfano, un Decreto legge per consentire di votare alle elezioni comunali anche lunedì 6 giugno, oltre che domenica 5.
Ed invece oggi pomeriggio c’è stata una marcia indietro annunciata dallo stesso Alfano.
“Avevo proposto – ha spiegato Alfano in Consiglio dei ministri – l’estensione del voto sia al lunedì di questo turno amministrativo che a quello della consultazione referendaria, e ovviamente per tutte le elezioni a seguire, per andare incontro a una istanza che mi veniva rappresentata da più parti e cioè di ampliare la partecipazione al voto e ridurre i rischi di astensione dalle urne”.
“Esigenza che, tra l’altro – ha sottolineato – mi era stata rappresentata in prima battuta proprio da quei partiti di opposizione che, in questi giorni, ne hanno poi approfittato per attaccare il Governo su presunte paure presenti e future. Di fronte a tante polemiche pretestuose e strumentali, sia riguardo i costi sia riguardo a chissà quali strategie occulte che sarebbero state alla base di questa mia iniziativa, valuto opportuno lasciare le cose così come stanno“.
Dura la dichiarazione di Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, che sul profilo twitter ha scritto “Caos totale governo. Contrordine al contrordine. A questo punto Tso per tutti, da Renzi ad Alfano. Italiani sapranno giudicare questi dilettanti”.
Caos totale governo.Contrordine al contrordine.A questo punto TSO per tutti,da Renzi ad Alfano.Italiani sapranno giudicare questi dilettanti
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) 16 maggio 2016