Il primo verdetto della Premier League non può che essere il Leicester: gli uomini di Ranieri hanno reso realtà la favola delle Foxes, che hanno vinto il campionato inglese per la prima volta in 132 anni di storia con 2 giornate d’anticipo e ottenendo la qualificazione in Champions League, che cambierà anche economicamente la storia di questo club.
Assieme al Leicester, accedono direttamente ai gironi di Champions Arsenal e Tottenham: le due grandi rivali del Nord di Londra hanno a lungo accarezzato il sogno di vincere il titolo (ai primi manca dal 2004, ai secondi dal 1961), ma poi si sono dovuti arrendere alla cavalcata del Leicester, giungendo a oltre 10 punti di distacco.
Al quarto posto e qualificato per i preliminari di Champions è il Manchester City, che non ha saputo replicare in campionato la cavalcata in coppa campioni (arrivando per la prima volta in semifinale).
I verdetti di Europa League dicono Manchester United e Southampton, mentre il West Ham in virtù della sconfitta all’ultima giornata contro lo Stoke dice addio al sogno europeo. Tale verdetto è arrivato nonostante lo United non abbia potuto giocare la propria ultima gara, a causa di un allarme bomba a Old Trafford.
I verdetti in fondo alla classifica erano già decisi prima dell’ultima giornata: a retrocedere sono Aston Villa (soli 17 punti e 3 partite vinte), Norwich (34 punti), ma soprattutto il Newcastle, a cui non è bastato l’ingaggio in panchina di Rafael Benitez.
A salvarsi sono, invece, il Sunderland e lo Swansea di Guidolin, a lungo in zona retrocessione ma poi capaci di mantenere la massima categoria.