La Juventus è campione d’Italia,a ancora una volta: è stato questo il primo verdetto della Serie A 2015/16, l’edizione numero 114 della massima serie italiana. Il successo dei bianconeri è arrivato nel modo più incredibile, con una rimonta da antologia che le ha permesso di scrivere record su record (primo fra tutti quello eguagliato dei 5 scudetti consecutivi).
Nonostante una partenza ad handicap è di 9 punti il divario inflitto alla seconda in classifica, il Napoli, autore con Sarri di una stagione entusiasmante (record di punti societario: 82 punti) ma che l’ha vista calare di fronte allo strapotere della Juventus.
Terza e qualificato ai preliminari di Champions, la Roma, in netta difficoltà com Rudi Garcia e poi rigenerata dal ritorno di Luciano Spalletti, che è riuscito a gestire anche la “grana” Totti (impegnato in una delicatissima trattativa per il rinnovo) e condurre i giallorossi alla rimonta in classifica.
In Europa League si qualificano Fiorentina, Inter e Sassuolo, quest’ultima grazie al sesto posto in classifica e alla sconfitta del Milan nella finale di coppa Italia contro la Juventus. Il Sassuolo dovrà passare dal girone di qualificazione, Fiorentina e Inter entrano direttamente ai gironi. Il Milan esce dalle coppe per il terzo anno consecutivo.
In fondo alla classifica, la prima a retrocedere è stata l’Hellas Verona, autrice di un campionato disastroso: solo 28 punti e 5 partite vinte e retrocessione matematica con 3 giornate d’anticipo. Il Frosinone, invece, (nonostante sia stata la peggior difesa del campionato), ha lottato fino alla penultima giornata, in cui ha ottenuto la certezza di chiudere al penultimo posto il suo primo campionato di A.
La terza ed ultima squadra a retrocedere in Serie B è il Carpi, nonostante la vittoria sul campo dell’Udinese: gli emiliani concludono il proprio campionato totalizzando 38 punti. Il Palermo ha vinto soffrendo in casa contro il Verona grazie ai gol dei senatori della squadra e mantiene dunque il punto di vantaggio sugli emiliani e la massima serie, stabilendosi a quota 39. Un verdetto la cui realizzazione sembrava impossibile fino a 4 giornate fa