Arezzo celebra il trionfo di Gianluca Brambilla, vincitore in solitaria dell’ottava tappa del Giro d’Italia 2016. Il corridore della Etixx – Quick Step è anche la nuova maglia rosa, essendo andato in fuga a inizio tappa (166 km di fuga in totale) e giunto con ampio margine sui big della classifica (che hanno dato battaglia sugli sterrati toscani).
Secondo di tappa è giunto Matteo Montaguti, terzo Moreno Moser (entrambi distanziati di oltre un minuto). In classifica generale, Brambilla vanta 23″ di vantaggio su Zakarin, 33″ su Kruijswijk, 36″ su Valverde; Nibali (oggi più in forma rispetto a due giorni fa) è quinto a 45″. Dumoulin perde la maglia rosa, ma domani potrebbe recuperare il distacco nella cronometro individuale.
La tappa di oggi comprendeva un tratto molto insidioso (non solo per il meteo) nel finale: si tratta dell’Alpe di Poti, gran premio della montagna di seconda categoria lungo 8,6 km (i primi 6,4 in sterrato), con punte del 14% di pendenza. Poi l’ascesa finale ad Arezzo alta, con pendenze tra il 5 e l’11%.
Proprio sull’Alpe di Poti un episodio spiacevole: appassionati e addetti ai lavori, infatti, hanno rinvenuto ingenti quantità di chiodi riversati nel tratto di sterrato, ripulito da organizzazione e tanti spettatori prima del passaggio della corsa.
La mamma dei CRETINI è sempre incinta ….. #senzaparole pic.twitter.com/CqVGGMENNR
— Daniele Bennati (@Benna80) 14 maggio 2016
A lungo la corsa è stata condotta da una “fuga” di 13 corridori (usiamo le virgolette perché formalmente sopra le 10 unità non si tratta di fuga, ndr.): si tratta di Kadri (Ag2r), Montaguti (Ag2r), De Marchi (Bmc), Moser (Cannondale), Venter (Dimension Data), Brambilla (Etixx-Quick Step), Trentin (Etixx-Quick Step), De Bie (Lotto Soudal), Rojas (Movistar), Sutterlin (Movistar), Berlato (Nippo-Vini Fantini), Arndt (Giant-Alpecin), Tcatevich (Katusha).
I corridori in testa, visto l’alto numero, sono riusciti a mantenere un vantaggio di oltre 3 minuti fino all’imbocco dell’Alpe di Poti, dove poi si è accesa la bagarre nel gruppo maglia rosa: Valverde scatta più volte sullo sterrato, Nibali ordina ai compagni di lanciarsi all’inseguimento, mentre Dumoulin sembra in difficoltà (e senza compagni di squadra a supporto). Nel frattempo è Gianluca Brambilla a condurre la corsa.
Alla fine dell’Alpe di Poti, mancano 18 km all’arrivo: il gruppo Valverde – Nibali ha ora un vantaggio sulla maglia rosa di 1’10”. In testa, Montaguti insegue Brambilla a circa 30 secondi di distacco. Valverde, invece, è scatenato e continua ad attaccare anche in discesa, coadiuvato da Nibali e Chaves.
Brambilla trionfa e aspetta i distacchi degli inseguitori: 1’43 (più 10″ di abbuoni) il distacco di Valverde, Nibali e Zakarin; 2’45” il ritardo di Dumoulin. Gianluca Brambilla è maglia rosa.