Andre Greipel è il vincitore della settima tappa del Giro d’Italia con arrivo a Foligno: è la seconda vittoria di quest’edizione, la sesta in carriera. Allo sprint è stato bravo a recuperare le prime posizioni (dopo che la sua squadra era arrivata lunga con la formazione del treno), prendendo la ruota di Modolo (giunto secondo) e superandolo a 50 metri dall’arrivo.
Non ha disputato la volata Marcel Kittel (la maglia rossa del Giro), che ha 5 km dall’arrivo è stato vittima di una foratura. Proprio Greipel lo supera in testa alla classifica a punti. Tom Dumoulin rimane maglia rosa.
La tappa di oggi, pur vallonata, poteva essere un’occasione per i velocisti: 211 km da Sulmona a Foligno, con due gran premi della montagna, Svolta di Popoli (seconda categoria, dopo 20 chilometri) e Valico della Somma (quarta categoria a 40 km dall’arrivo). Traguardi volanti piazzati a L’Aquila e Spoleto.
Il finale è piatto, ma presenta strade stretta e alcune curve in successione, rese ancora più insidiose dalla pioggia nei minuti finali.
La fuga di giornata ha visto sei corridori: Kung (Bmc), Domont (Ag2r), Ciccone (Bardiani-Csf), Denifl (Iam), Koshevoy (Lampre-Merida), Martinez (Wilier-Southeast). Vantaggio massimo di circa 3 minuti, causa il lungo lavoro in testa al gruppo di Lotto Soudal e FDJ. Da segnalare la caduta con ritiro di Moreno della Movistar, soccorso per la frattura della clavicola.
Sulla salita di Valico della Somma (Martinez primo al gpm), Cunego ha tentato lo scatto dal gruppo (distanziandolo di circa un minuto) ed è riuscito a raccogliere un punto per la maglia azzurra, per poi farsi riprendere. Sulla salita Kittel rimane attardato di circa 20 secondi sul gruppo ma poi riesce a rientrare dopo pochi chilometri.
A 25 km dall’arrivo, Kung (ottimo cronoman) è l’unico fuggitivo rimasto e il gruppo aumenta l’andatura in testa, disponendosi in lunghissima fila indiana. Kung viene ripreso a circa 8 km dall’arrivo: in testa preparano il treno Lotto Soudal, Iam e Trek Segafredo (con le squadre dei big a scortare i propri capitani fino alla neutralizzazione).
Poi la foratura di Marcel Kittel, un pretendente in meno per la volata. Nizzolo battezza la ruota di Greipel, Modolo tenta l’anticipo, ma il tedesco è troppo forte.