Un’ondata di foreign fighters senza precedenti verso l’Ue. È questo l’allarme lanciato dalla “zarina” antiterrorismo della Casa Bianca, Lisa Monaco, che a Bruxelles ha esortato le autorità del Belgio a fare più squadra con gli altri Paesi del continente.
Le modalità di collaborazione prevedono la condivisione di più informazioni sul fronte dell’intelligence nella lotta all’Isis. Ai vertici del Paese, tra cui il premier Carles Michel, ha parlato di un flusso di jihadisti di ritorno “mai visto prima“.
Lisa Monaco ha confermato che gli Stati Uniti stanno lavorando insieme al Belgio con l’obiettivo di “identificare e dare la caccia a tutti i responsabili”.
Ha poi sottolineato come l’Europa si trovi di fronte a due minacce: quella dei combattenti addestrati in Siria che tornano a casa nel Vecchio Continente e quella costituita dalla capacità dell’Isis di radicalizzare molti individui sul suolo europeo.
Il numero due John Mulligan, ha spiegato che: “Il tempo che abbiamo per agire è poco perché oramai in Europa abbiamo a che fare con cellule capaci di sferrare attacchi rapidamente, senza la necessità di lunghi periodi di pianificazione”.