L’allenatore nerazzurro Roberto Mancini è stato assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta dal gup di Roma Paola Della Monica, con la formula “perchè il fatto non costituisce reato“: la richiesta del p.m. Stefano Rocco Fava era di 3 anni e mezzo di reclusione nell’ambito del processo con rito abbreviato legato al crac finanziario della società Img Costruzioni.
Il p.m. contestava al tecnico jesino un buco di un milione e ottocento mila euro che provocò il fallimento della suddetta società, dichiarato dalla sezione fallimentare del Tribunale civile il 24 gennaio del 2013.
C’è il invio a giudizio di Marco Spendolini, Paolo Togni e Frediano Gigli (concittadini di Mancini) accusati di aver riciclato presso la filiale di Jesi della Banca Popolare di Ancona sei assegni dal valore di 72 mila euro provenienti dalla Img.