E’ stata ridotta da 6 a 4 anni la squalifica inflitta a Michel Platini, accusato di aver ricevuto 2 milioni di franchi dalla Fifa di Blutter. Secondo l’Ansa, il Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) avrebbe deciso così perché l’ex campione è colpevole di “conflitto di interessi” e non di “violazione di regole generali di comportamento” e “violazione di dovere di lealtà”.
L’ex numero 1 della Uefa ha visto ridursi anche l’ammenda a sua carico, passata da 80.000 a 60.000 franchi svizzeri (circa 55.000 euro) e avendo ricevuto una squalifica, sarà costretto a dimettersi.
Platini ha rilasciato delle dichiarazioni a questo proposito: “Prendo atto della decisione del Tas ma la vivo come una profonda ingiustizia. Questa decisione mi obbliga alla sospensione per tutta la durata della squalifica. Mi sono dimesso da presidente dell’Uefa. La vita mi ha sempre riservato belle sorprese, sono pronto a viverle”.
Viste le imminenti dimissioni del francese, la Uefa ha comunicato che il 18 maggio si riunirà il comitato a Basilea per discutere sul futuro della presidenza, ma, al momento, è sicuro che non ci sarà un presidente “traghettatore” fino alle prossime elezioni.