Gli avvocati penalisti incroceranno le braccia per tre giorni dal 24 al 26 maggio contro la riforma della prescrizione alla quale sta lavorando il governo.
Lo sciopero, proclamato dall’Unione delle camere penali, è innanzitutto contro una riforma della prescrizione “che non accorcia ma allunga i tempi del processo”. La protesta è anche contro le attuali norme sulle intercettazioni che non garantiscono “la riservatezza” e la riforma “asistematica ” del processo.
Per quanto riguarda le intercettazioni, i penalisti ritengono “del tutto insufficiente a garantire la riservatezza delle comunicazioni di coloro che occasionalmente (o indirettamente) vengano intercettati”.