Sono 8 le persone finite in manette nelle province di Caserta, Napoli, Latina, Parma e Sassari, nell’ambito di un’operazione dei carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa.
Gli indagati, i cui nomi si possono ricondurre al clan dei “Casalesi” sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione tentata e consumata, lesioni personali e porto di armi, tutti con l’aggravante del metodo mafioso.
Le estorsioni, risulta dagli atti, “consistevano nella richiesta o nella dazione di somme di denaro fino all’importo singolo di 100.000 euro”. Nel corso delle indagini sono risultate decisive le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e alcune “captazioni ambientali” effettuate all’interno del mezzo blindato di uno degli indagati, utilizzato proprio per le “operazioni” della banda.
In particolare, le indagini hanno consentito, tra l’altro, di acclarare negli anni dal 2008 al 2012, numerosi episodi di estorsione, tentati e consumati, perpetrati dagli indagati nei confronti di imprenditori del settore edile e commercianti dell’agro aversano.
Questi i nomi degli arrestati: Amedeo Caterino, Nicola Caterino, Pietro Paolo Caterino, Antonio Cristofaro, Vittorio Di Giorgio, Michele Ferriero, Giancarlo Varriale, Orazio Lettera (ai domiciliari).