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Cagliari, “mazzette” agli addetti mortuari| Arrestate 20 persone, gli indagati sono 168 NOMI

Pretendevano denaro dai titolari delle agenzie funebri e poi sbrigavano tutte le pratiche senza averne diritto. Con queste accuse venti persone sono state poste ai domiciliari, 168 invece gli indagati nell’ambito di un’inchiesta sui servizi funebri che vede coinvolto il personale addetto alle camere mortuarie dei principali ospedali di Cagliari.

Secondo l’accusa, i coinvolti ricevevano del denaro che talvolta veniva nascosto persino sotto i corpi dei pazienti deceduti. L’operazione “Caronte” ha visto impegnati 150 carabinieri di Cagliari. Le persone accusate indicavano le agenzie funebri alle quali le famiglie dovevano rivolgersi e arrivavano a chiudere le bare prima del tempo previsto dalla legge.

<<< I NOMI DEGLI ARRESTATI >>>

I reati contestati sono induzione indebita continuata in concorso, peculato continuato, truffa aggravata continuata, falso in atto pubblico continuato. Le persone coinvolte e indagate erano 168 persone tra necrofori dipendenti di 5 ospedali cagliaritani e 11 agenzie funebri.
I necrofori favorivano sistematicamente alcune agenzie funebri compiacenti piuttosto che altre, aiutandole nella vestizione delle salme, accelerando la relativa prassi burocratica, mettendo a disposizione la camera mortuaria più grande. Il tutto in cambio di un compenso in denaro variabile tra 20 e 200 euro per servizio funebre.
Fabrizio Messina

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Fabrizio Messina
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