Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm, è intervenuto sulle vicende legate all’intervento del membro del Csm Piergiorgio Morosini in merito al referendum costituzionale dicendo che un magistrato non può partecipare attivamente alle campagne politiche.
Per Legnini “C’è invece un diritto a esprimere opinioni. Questo referendum si è caricato di un significato politico: ci sono ragioni per avere più cautela”.
Intervistato da Sky, ha chiarito che “Politica e magistratura devono conseguire obiettivi ben distinti. Guardatevi bene dal fare politica con gli strumenti giudiziari. E viceversa”.