Almaviva, nuovo sciopero dei dipendenti | Le proteste dopo il “no” alla solidarietà

Monta la protesta dei quasi 3mila lavoratori Almaviva di Palermo, Napoli e Roma coinvolti nella procedura di licenziamento che tiene banco ormai da diversi mesi. Dopo lo sciopero “soft” di oggi (ingresso e uscita rispettivamente posticipati e anticipati di un’ora), domani i dipendenti incroceranno le braccia per tutta la giornata.

Sarà una risposta chiara agli ultimi, drammatici sviluppi: le trattative tra sindacati e azienda si sono infatti arenate. Ancora una volta. Nella consultazione promossa dalle sigle sindacali, la grande maggioranza dei lavoratori ha respinto l’attivazione di un nuovo contratto di solidarietà “come strumento adeguato ad interrompere la procedura di licenziamento in corso”.

In una nota Almaviva ha spiegato che “la proposta sindacale di fare ulteriore ricorso all’ammortizzatore sociale era stata accolta dall’Azienda, durante il confronto con Governo e parti sociali, e inserita in un’ipotesi di accordo pienamente coerente con le linee guida definite dal Ministero dello Sviluppo Economico nel verbale d’incontro del 20 aprile scorso”.

Adesso lo scenario è davvero fosco. Da un lato perché il tempo stringe e il termine ultimo entro il quale trovare un accordo sta per avvicinarsi (il gong finale è previsto per i primi di giugno). E dall’altro perché i sindacati continuano a insistere sulla linea intransigente: in caso di licenziamenti, assicurano alcuni dipendenti Almaviva, la vertenza sarebbe immediata.