Un 18enne ha deciso di suicidarsi poco prima della mezzanotte del 3 maggio, dopo mesi in cui minacciava di compiere l’estremo gesto, perchè i gentitori non approvavano la sua omosessualità. Il ragazzo ha preso il treno per tornare a casa ma, una volta sceso alla fermata vicino alla sua abitazione, ha imboccato una strada secondaria, per poi gettarsi sotto un Frecciabianca diretto alla stazione di Bari.
La polizia ferroviaria e la Procura stanno vagliando ogni ipotesi in relazione al suicidio, ma tutto fa pensare che sia legato al suo affetto per un ragazzo dello stesso sesso.
In passato, il 18enne si sarebbe rivolto perfino ai servizi sociali e ai carabinieri per denunciare alcuni episodi di maltrattamento.
Già in precedenza Matteo si era reso protagonista di azioni poco prudenti: l’estate 2015 era infatti scappato da casa volontariamente allo scopo di ottenere quel cambio di scuola più volte chiesto ai genitori, che successivamente acconsentiranno. Nel frattempo, grazie a Facebook, il 18enne ha ritrovato la madre naturale e la sorella, programmando con loro anche un incontro.
I genitori adottivi che lo vegliano all’obitorio del Policlinico di Bari, sono convinti la morte sia dovuta ad un tragico incidente per distrazione.