Avrebbe ripercussioni negative sull’economia la reintroduzione sistematica dei controlli alle frontiere interne dell’Ue nell’area Schengen e questo perchè i costi diretti andrebbero da 5 a 18 miliardi di euro l’anno. È l’avvertimento lanciato dalla Commissione Ue contenuta nelle previsioni economiche di primavera.
“Quello che è in discussione è il trattato di Schengen ed è più pericoloso della crisi dell’euro di qualche anno fa”, ha detto il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan.
“Se ho imparato una cosa in queste riunioni europee – ha detto il ministro – è che un elemento di cui c’è bisogno in Europa è la fiducia reciproca. Un Paese prima deve rispettare le regole, poi deve discutere le regole sedendosi allo stesso tavolo con gli altri Paesi, a maggior ragione in un momento eccezionale come questo”.