Ecco le pagelle del match della 36esima giornata di Serie A tra Napoli e Atalanta (clicca qui per leggere la cronaca).
NAPOLI: Reina 6; Hysaj 6,5, Albiol 6, Koulibaly 6,5, Ghoulam 6; Allan 7, Jorginho 6,5, Hamsik 7; Callejon 7 (dal 35′ s.t. El Kaddouri s.v.), Insigne 6,5 (dal 19′ s.t. Mertens 6,5 ), Higuain 8 (dal 38′ s.t. El Kaddouri s.v.). ALL.: Sarri.
I MIGLIORI DEL NAPOLI:
Hamsik 7: Oltre a fornire uno splendido assist ad Higuain per il gol dell’1-0, lo slovacco appare complessivamente in ottima forma. Abbina carisma ad un apprezzabile dinamismo, prezioso il suo contributo in fase di costruzione della manovra. Per i difensori dell’Atalanta, il suo posizionamento in campo è un vero e proprio “rebus tattico”: lo marcano a uomo, ma lui disorienta tutti svariando su tutto il fronte offensivo.
Higuain 8: Nove gol nelle ultime sette gare al San Paolo ed ennesima prova da leader per il “Pipita” che sigla la sua 32esima rete in 33 gare. Djimsiti e Toloi non lo fermano quasi mai, Reja non sa cosa inventarsi. La “chiave di volta” della sua ottima partita è ancora una volta la grande fame di gol e di vittorie, un esempio per tutti. Soprattutto per i più giovani.
I PEGGIORI DEL NAPOLI:
Nessuna insufficienza.
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ATALANTA: Sportiello 6; Masiello 5, Toloi 4,5, Djimsiti 5, Dramé 5,5; D’Alessandro 6 (dal 26′ s.t. Monachello s.v.), Cigarini 4; De Roon 6,5 (dal 38′ s.t. Conti s.v.), Kurtic 5, Diamanti 4 (dal 1′ s.t. Freuler 6); Borriello 5. ALL.: Reja.
I MIGLIORI DELL’ATALANTA
De Roon 6,5: Giovane e brillante. A centrocampo si destreggia bene nonostante la grande densità della mediana avversaria. Sicuramente un ottimo prospetto, ma andrebbe certamente assistito di più: soprattutto nel fraseggio con l’attacco. Il migliore dei suoi.
I PEGGIORI DELL’ATALANTA
Diamanti 4: Gioca solo un solo tempo, il primo, rimediando solo tiracci e dribbling riusciti male. Della sua fantasia in campo non c’è traccia. Spicca molto raramente attestandosi spesso nell’anonimato: partita da dimenticare.
Cigarini 4: Che sia l’aria pesante dell’ex o solo una giornata “no”, poco importa: questa sera il regista dell’Atalanta è stato irriconoscibile. Nella ripresa soprattutto, quando avrebbe dovuto costruire gioco e dare respiro alla manovra. Il suo piccolo trotto risulta quasi irritante, non incide mai.