Il Football Club Crotone è ufficialmente in Serie A per la prima volta nella sua storia. Decisivo il pari in trasferta a Modena, che ha permesso ai calabresi di festeggiare la Serie A con 3 partite d’anticipo sul termine della stagione regolare (il grande traguardo era a un passo già da diverse giornate).
La festa è iniziata già allo Stadio Braglia di Modena, dove in barba alla scaramanzia, sono giunti oltre 1100 tifosi a sostenere la squadra. Tutta Crotone, assiepata di fronte al maxischermo, è in tripudio per i propri beniamini e ha già iniziato lungo le strade della cittadina i primi caroselli, in attesa del rientro della squadra previsto per domani.
Il Crotone (dopo una lunga storia vissuta dalla serie B in giù) è la terza squadra calabrese a centrare la massima serie: in passato c’erano riuscite solo Catanzaro (7 partecipazioni tra gli anni ’70 e ’80) e Reggina (9 partecipazioni tra il 2000 e il 2009). Nel 1993 (dopo il secondo fallimento, datato 1991), il Crotone militava in promozione regionale, oggi vola in massima serie.
Gli uomini di Juric portano dunque a compimento una cavalcata trionfale, che li ha visti affermarsi per la loro solidità: i calabresi a 3 giornate dal termine sono i meno sconfitti del torneo (solo 5 gare perse, 1 sola in casa), la difesa meno battuta (32 reti subite finora) e capofila sia per rendimento interno che esterno. Ante Budimir è il capocannoniere della squadra con 16 reti, ma la forza dell’attacco (59 reti finora) è stato il collettivo, con 17 giocatori diversi in gol (Ricci è l’unico oltre a Budimir ad avere raggiunto al momento le 10 reti segnate).
Eppure nessuno a inizio campionato avrebbe potuto immaginare un cammino tanto roseo: la prima giornata aveva visto i calabresi perdere con un sonoro 4-0 contro il Cagliari, la squadra che avrebbe dovuto dominare il campionato e con cui invece si è consumato un appassionante testa a testa. Già alla sesta giornata il Crotone era in vetta alla classifica in coabitazione con Cagliari e Cesena, mentre 2 giornate dopo era al primo posto solitario, iniziando il tira e molla con il Cagliari; alla fine del girone d’andata, calabresi e sardi erano già in fuga sulle inseguitrici (7 punti di vantaggio sul terzo posto).
La prima di ritorno ha visto il Crotone battere in casa il Cagliari: una vittoria che ha spinto i pitagorici a pensare che la promozione era ormai più di un sogno. L’unica flessione (forse non a caso) è giunta poco dopo (tra la 24esima e la 29esima giornata), a seguito della quale il Crotone ha rimediato la prima (e finora unica) sconfitta interna e il Pescara (a lungo terzo in classifica) si è anche riportato a 4 punti di distacco.
Da quel momento in poi, però, gli uomini di Juric hanno ripreso la marcia: alla 30esima giornata il Crotone è tornato in testa, ma soprattutto ha acquisito un vantaggio sul terzo posto di 14 punti, diventati poi 16 alla 35esima giornata, dopo la quale è iniziato un lunghissimo conto alla rovescia. Tre le occasioni fallite per centrare la certezza matematica, poi l’apoteosi.
E domani potrebbe essere il turno del Cagliari per festeggiare il ritorno in massima serie, a solo un anno dalla retrocessione.