“Non è più pericoloso” Massimo Tartaglia, l’uomo che nel dicembre del 2009 aggredì a Milano Silvio Berlusconi, colpendolo al volto con una statuetta del Duomo.
E per questo il giudice del Tribunale di sorveglianza del capoluogo lombardo, Giovanna Di Rosa, ha deciso di revocare la libertà vigilata. È un uomo libero.
È venuta meno la pericolosità sociale dell’uomo che dopo un percorso che ha comportato prima le cure in una comunità terapeutica, poi il ritorno a casa con la frequenza del Centro psicosociale della zona in cui vive per proseguire l’iter riabilitativo, ora lavora part time per una cooperativa con il ruolo di addetto alla manutenzione del verde.
L’uomo, accusato di lesioni pluriaggravate nei confronti dell’ex premier, era stato assolto dal gup Luisa Savoia nel giugno del 2010 perché totalmente incapace di intendere e volere e il giudice allora aveva applicato la misura di sicurezza della libertà vigilata affidandolo allo psichiatra responsabile della comunità riabilitativa in cui si trovava agli arresti domiciliari con il solo divieto di partecipare a manifestazioni.
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