“Il ministro austriaco ci ha detto che nessun muro sarà edificato al Brennero. La barriera sarebbe un danno per entrambi i Paesi”. Queste le parole rilasciate dal ministro Angelino Alfano al termine del vertice con il ministro dell’Interno austriaco, Volfgang Sobotka.
Il titolare del Viminale ha poi spiegato quali saranno le misure da adottare per risolvere la controversia nata negli ultimi giorni: “Rafforzeremo la presenza delle nostre forze dell’ordine. Abbiamo però ribadito la nostra contrarietà ai controlli della polizia austriaca sui nostri treni e sul nostro territorio”.
“Abbiamo evitato fino a ora una crisi e la chiusura del Brennero – ha spiegato Alfano – È definitivo? Bisogna lavorarci sopra. Da parte nostra dobbiamo evitare che ci sia un transito e da parte austriaca essere ragionevoli per evitare quel blocco che farebbe un enorme danno al turismo di entrambi i Paesi, all’import-export e al transito per ragioni di lavoro”.
Ma l’Italia non teme dure prese di posizione: “Ci sono e ci saranno ancora attività preparatorie nel caso in cui un flusso straordinario dovesse arrivare in Austria. Ma l’Italia non si farà spaventare da un gabbiotto e dimostreremo che sono soldi sprecati”.
Alfano ha poi affermato che Vienna e Roma concordano sulle modalità di risoluzione dell’emergenza immigrazione: “L’Austria sostiene il piano italiano sulle migrazioni. La nostra strategia prevede il ‘migration compact’ e abbiamo ottenuto l’ok sul nostro pacchetto”.
“Abbiamo firmato nel 2014 un accordo di polizia con l’Austria per rafforzare la cooperazione. In più stabiliremo un contatto quotidiano tra il prefetto Pinto e un uomo della polizia austriaca in modo che non nascano più equivoci sui numeri”, ha concluso il ministro dell’Interno.