Dici Luca Toni e pensi alla sua esultanza subito dopo i gol e le reti dell’attaccante di Pavullo, nel Frignano, sono davvero tante, in Italia e in Germania. Nato il 26 maggio 1977, con la nazionale italiana ha vinto i campionati mondiali nel 2006.
Due volte capocannoniere della Serie A, ha vinto la Scarpa d’oro 2006 (primo giocatore italiano a vincerla e uno dei due insieme a Francesco Totti), ed è stato il quinto giocatore italiano capace di aggiudicarsi il titolo di capocannoniere in un campionato straniero, ovvero nella Bundesliga.
Toni cresce calcisticamente nelle giovanili del Modena dove, a 13 anni, nei “giovanissimi”, venne allenato dal campione brasiliano Cinesinho, già campione d’Italia con la Juventus.
Ha cominciato la sua carriera professionistica nella squadra emiliana in Serie C1 nella stagione 1994-1995 collezionando 7 partite e 2 gol nella stagione regolare più 2 presenze e 1 gol nel play-out disputato contro la Massese. Con i modenesi è rimasto anche nella stagione successiva (25 partite, 5 gol), per poi passare in compartecipazione all’Empoli in Serie B (3 partite, un gol). Definitivamente riscattato dai toscani, nel 1997 passa al Fiorenzuola, in Serie C1, sempre in compartecipazione, disputando 26 partite con 2 gol. Tornato all’Empoli, si trasferisce alla Lodigiani, sempre in Serie C1, in comproprietà. Sigla 15 gol in 31 partite in Serie C1. A fine campionato l’Empoli lo riscattò per 600 milioni di lire per cederlo al Treviso, con cui disputò la stagione in Serie B nell’annata 1999-2000 (35 partite, 15 gol).
Il debutto in Serie A con il Vicenza, il 1º ottobre 2000, a 23 anni, nella partita persa contro il Milan per 2-0. Nella sua stagione di esordio ha segnato 9 gol in 31 partite, che comunque non sono bastati per salvare la squadra veneta dalla retrocessione. È poi passato al Brescia di Carlo Mazzone per 30 miliardi di lire, acquisto più costoso nella storia del Brescia. Con i lombardi è rimasto due anni, segnando nella prima stagione 13 gol mentre nella seconda 2 gol ed un lungo infortunio.
Nel 2003, all’età di 26 anni, viene acquistato dal Palermo in Serie B. Diviene capocannoniere con 30 gol in 45 partite, e porta i rosanero in Serie A.
Nella massima categoria sigla 20 gol in 35 partite e contribuisce a far arrivare la squadra al 6º posto in classifica e qualificarsi quindi per la Coppa UEFA.
Nella stagione successiva, seppur fermato da qualche fastidio fisico, realizza comunque 16 reti in 29 presenze.
Il 30 maggio 2007 si trasferisce alla società tedesca del Bayern Monaco per 11 milioni di euro.
L’esordio di Toni in Bundesliga con il Bayern Monaco avviene a 30 anni, l’11 agosto contro l’Hansa Rostock, in cui segna, al 13′, il suo primo gol in Germania, contribuendo al 3-0 finale. Segna anche in Uefa.
Il 19 aprile 2008 segna una doppietta che risulta decisiva nella finale della Coppa di Germania contro il Borussia Dortmund. Il 4 maggio 2008, grazie allo 0-0 contro il Wolfsburg, il Bayern Monaco diventa campione di Germania. Chiude la stagione laureandosi capocannoniere della Bundesliga con 24 reti e della Coppa UEFA con 10 reti (39 reti totali, tra campionato, coppa UEFA, e coppa di Germania).
Nella stagione successiva raggiunge 25 presenze e 14 reti in campionato, 2 (1) in Coppa di Germania e 8 (3) in Champions League.
Il 31 dicembre 2009 il sito del Bayern Monaco ufficializza il passaggio del giocatore in prestito gratuito, sino al 30 giugno 2010, alla Roma. Rientrato al Bayern Monaco per fine prestito, il 16 giugno 2010 risolve consensualmente il suo contratto con i tedeschi. Il 6 luglio 2010 il Genoa lo acquista a titolo definitivo dal Bayern Monaco.
Rimasto al Genoa fino al gennaio 2011, coi rossoblu scende in campo 16 volte in campionato, segnando 3 reti, e due volte in Coppa Italia, con 4 gol.
È sottoposto a contestazioni dal pubblico genoano e dal Presidente Enrico Preziosi e viene ceduto alla Juventus nella sessione di calciomercato di gennaio 2011.
Il 5 febbraio mette a segno il 100º gol in Serie A ed il primo gol in bianconero nella trasferta contro il Cagliari vinta per 3-1 dai bianconeri.[61] Chiude la seconda parte di stagione con 14 presenze e 2 gol in campionato ed una presenza in Coppa Italia per un totale di 15 presenze e 2 gol.
Con Conte, l’anno successivo gioca poco ma segna il primo gol in assoluto allo Juventus Stadium, nella partita amichevole contro il Notts County (1-1) che ha inaugurato l’impianto l’8 settembre 2011.
Il 30 gennaio 2012 si trasferisce a titolo definitivo all’Al Nasr di Dubai. A fine stagione, dopo 13 presenze e 5 gol segnati, 8 (3) in UAE Pro-League, 2 (2) in Etisalat Emirates Cup e 3 (0) in AFC Champions League,[66] rescinde consensualmente il contratto con la squadra araba.
Il 31 agosto 2012, ultimo giorno di calciomercato, a 35 anni viene tesserato da svincolato dalla Fiorentina allenata da Vincenzo Montella. Segna il suo primo gol dopo il ritorno con la maglia della Fiorentina all’esordio dopo 87 secondi, in occasione della terza giornata di campionato, contro il Catania (vittoria per 2-0). Chiude la stagione con 8 reti in 27 presenze di campionato.
Scaduto il contratto con la Fiorentina, il 5 luglio 2013 firma un contratto annuale con il Verona, neopromosso in Serie A. Segna il primo gol con i gialloblù nella partita Palermo-Verona del 17 agosto, valida per il terzo turno di Coppa Italia e chiude la stagione con 20 reti messe a segno in 34 partite di campionato (più una in Coppa Italia, per un totale di 21 gol in 36 partite), diventando così il miglior marcatore di sempre dell’Hellas in un singolo campionato di Serie A.
Il 14 dicembre 2014, con il gol segnato nella partita vinta per 1-2 contro l’Udinese, raggiunge quota 300 reti complessive da professionista nella sua partita numero 300 in Serie A. Chiuderà la stagione da capocannoniere, con 22 reti messe a segno in 38 partite di campionato, stabilendo alcuni primati: diventa il più anziano a riuscire in quest’impresa in Serie A , è il primo giocatore scaligero a fregiarsi del titolo e diventa il primo italiano a vincere la classifica cannonieri con due club diversi (secondo giocatore in assoluto dopo Zlatan Ibrahimović).
Nella stagione successiva, andando a segno nel derby di Verona, raggiunge Federico Cossato nella classifica dei marcatori della storia del derby veronese.
È protagonista anche con la maglia della Nazionale dove esordisce il 18 agosto 2004, a 27 anni, nella partita amichevole Islanda-Italia (2-0). Ha messo a segno la sua prima rete in azzurro nel match successivo, valido per le qualificazioni ai Mondiali contro la Norvegia, disputato il 4 settembre a Palermo e terminato 2-1, realizzando il gol decisivo per la vittoria.
Nel maggio del 2006 viene convocato per il Mondiale in Germania, la sua prima volta in una competizione internazionale, dove indossa la maglia numero 9. Ai quarti di finale mette a segno una doppietta in Italia-Ucraina (vinta 3-0) del 30 giugno e permette l’ingresso all’Italia in semifinale contro la Germania.
Il 9 luglio 2006 diventa campione del Mondo nella partita vinta 6-4 ai rigori contro la Francia.
Viene inserito nella lista All Star dei migliori 23 giocatori del Mondiale.
Dopo il Mondiale, viene convocato anche dal nuovo commissario tecnico Roberto Donadoni, per le qualificazioni al Campionato europeo di calcio 2008, risultando il capocannoniere italiano con 5 gol in 6 partite giocate.
Rimane nel gruppo della Nazionale anche nella seconda gestione di Marcello Lippi e viene quindi inserito nella lista dei 23 convocati per la Confederations Cup 2009 in Sudafrica.