La verità sul sito archeologico di Palmira | Unesco: “Danni gravi ma conserva l’autenticità”

di Angelica Serrai

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La verità sul sito archeologico di Palmira | Unesco: “Danni gravi ma conserva l’autenticità”

| mercoledì 27 Aprile 2016 - 17:02

Il sito archeologico di Palmira, in Siria, “nonostante la distruzione di diverse strutture emblematiche conserva in gran parte la sua integrità e autenticità“. Lo hanno detto gli esperti Unesco dopo una prima missione per valutare l’area dopo le distruzioni dell’Isis.

Il sito, dunque, avrebbe avuto “danni considerevoli” che hanno riguardato soprattutto gli oggetti custoditi nel museo. Nel museo, gli esperti hanno riscontrato i forti danni subiti da molti reperti, soprattutto “statue di grandi dimensioni, sarcofagi e sculture che non si erano potute mettere al riparto”, e che sono state “sfigurate, martoriate e decapitate”.

Gli esperti hanno confermato la distruzione dell’arco di trionfo e del tempio di Baal, non hanno invece potuto verificare i danni subiti dal tempio di Bel e dalla cittadella mamelucca che sovrasta la città, entrambi ancora inagibili per il protrarsi dei lavori di sminamento.

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