Per la prima volta nella storia calano le vendite di i-Phone. Apple chiude il secondo trimestre dell’esercizio fiscale con un utile netto in calo del 22% a 10,5 miliardi di dollari, o 1,90 dollari per azione. I ricavi sono scesi del 13% a 50,6 miliardi di dollari. E i risultati sotto le attese si riflettono sui titoli Apple nelle contrattazioni, dove arrivano a perdere l’8%.
Tim Cook, in un un’intervista al Wall Street Journal, ha sottolineato che si è trattato di un semestre difficile.
Dopo otto anni di crescita (da quando è stato lanciato nel 2007), le vendite sono calate nel trimestre, scendendo del 16,3% a 51,19 milioni di iPhone contro i 61,17 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.
Per il terzo trimestre Apple prevede ricavi per 41-43 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti che scommettevano su 47,3 miliardi di dollari.
E il rallentamento dell’iPhone non è stato bilanciato da altri prodotti. Le vendite di iPad, infatti, sono calate per il nono trimestre consecutivo, scendendo del 19% a 10,25 milioni di unità. Apple ha dichiarato che amplierà il piano di distribuzione di capitale agli azionisti, che include i dividendi e il riacquisto di azioni.