C’è attesa per conoscere le posizioni del governo austriaco sulle misure da adottare al valico del Brennero al confine con l’Italia.
Il quotidiano austriaco Tiroler Tageszeitung rivela che al vaglio dell’Austria ci sarebbe anche la misura estrema di un recinto alla frontiera in caso di mancati controlli su territorio italiano, con zone cuscinetto e viglianza sui convogli ferroviari delle forze dell’ordine austriache già in territorio italiano.
Un altro possibile provevdimento da adottare potrebbe essere la separazione delle 4 corsie autostradali che portano al valico, riducendo il limite di velocità a soli 30 km/h per permettere maggiori controlli sulle vetture in transito (che poi sarebbero costrette a procedere a passo d’uomo nelle aree dei controlli).
Allarmata è la reazione del ministro Gentiloni, che ha parlato al quotidiano Die Presse: “Non accetteremo decisioni unilaterali, confidiamo che l’Austria continuerà a collaborare strettamente con noi nella crisi dei profughi. L’Austria e l’Italia sono membri di una comunità: l’Unione Europea”
Gentiloni sottolinea: “La chiusura di confini all’interno dello spazio Schengen non può essere decisa da singoli Stati e attualmente non esiste nessun fattore esterno che possa giustificare la chiusura del Brennero: i flussi migratori attraverso il Mediterraneo verso l’Italia sono intensi, ma lontani da quelli del 2014 e del 2015″.