Incredibile stagione per la Juventus targata Allegri bis, una squadra nella quale adesso si vede pienamente l’impronta del tecnico livornese. E se sul primo scudetto di Max aleggiava l’ombra di Antonio Conte, sul secondo non c’è da discutere.
Uno scudetto sudato, che sembrava lontano, molto lontano nelle prime giornate di campionato ma che sul finire di stagione è sembrato quasi scontato, visto il divario con tutte le altre squadre.
Il campionato bianconero inizia male, malissimo. Il 23 agosto la Juve perde in casa con l’Udinese, una sconfitta che fa discutere e che già pone a confronto Allegri e Conte e che fa storcere il muso a molti in virtù del fatto che in estate i bianconeri si sono privati di tre pedine fondamentali: Pirlo, Vidal e Tevez.
Nella seconda giornata nuovo ko contro la Roma all’Olimpico: 2 a 1 il risultato finale. Alla terza giornata ecco il primo punto ma le critiche continuano a piovere. I bianconeri pareggiano 1 a 1 in casa contro il Chievo Verona, con Dybala che con il suo secondo gol stagionale, toglie, all’83esimo su rigore, le castagne dal fuoco.
Per la prima vittoria occorre aspettare la quarta partita: il 20 settembre i bianconeri vincono a Genova contro il Grifone per 2 a 0 ma tre giorni dopo vengono fermati in casa dal Frosinone. La Juventus sembra non avere un’identità, la squadra dominatrice degli scorsi campionati sembra un ricordo lontano e le avversarie si allontano in classifica. Alla sesta, nuova sconfitta per gli uomini di Allegri che al San Paolo vengono fermati dal Napoli per 2 a 1. Le statistiche dicono che la Juve non vincerà, nessuno ha mai vinto il titolo dopo una partenza simile.
Il 4 ottobre la Juve si impone in casa contro il Bologna per 3 a 1 e 14 giorni dopo ottiene un punto a San Siro contro l’Inter (0-0). Alla nona, in casa contro l’Atalanta, Dybala e Mandzukic segnano le reti della vittoria. La squadra sembra avere più personalità e Dybala, con i gol e le sue giocate, sembra non far rimpiangere Tevez ma l’argentino da solo non basta. La decima giornata è quella della svolta. I bianconeri perdono fuori casa contro il Sassuolo e il capitano Buffon striglia la squadra. La Juventus sembra in piena crisi, la vetta della classifica si allontana (ben 11 punti) ma è proprio in questo momento che la squadra si ricompatta, Allegri si affida al 3-5-2 ed inizia la cavalcata vincente.
Il 31 ottobre i bianconeri conquistano il derby contro il Torino con il gol vittoria di Cuadrado al 93esimo (2-1). Dall’undicesima giornata i bianconeri danno il via a una “striscia” impressionante di 15 vittorie consecutive, un record (sarà il Bologna, il 19 febbraio, a fermare i bianconeri). La Juventus batte l’Empoli fuori casa (1-3), il Milan in casa con un gol di Dybala, sempre più uomo squadra, il Palermo al Renzo Barbera (0-3) e la Lazio all’Olimpico (0-2). Il 13 dicembre, tra le mura amiche, i bianconeri hanno la meglio sulla Fiorentina (3-1), poi battono il Carpi a Modena (2-3) e allo Stadium si sbarazzano del Verona sempre con tre reti (3-0). Il 10 gennaio ottengono un’altra vittoria, fuori casa, contro la Sampdoria (1-2) e chiudono il girone d’andata al secondo posto dietro il Napoli a sole due lunghezze.
Il girone di ritorno si apre sempre con i successi abbinati ad una imbattibilità di Gianluigi Buffon che si interromperà soltanto alla 30esima giornata. A Udine i bianconeri si impongono per 4 a 0 mentre in casa un gol di Dybala viene sconfitta la Roma. A Verona contro il Chievo i bianconeri vincono per 4 a 0 e alla 23esima giornata contro il Genoa sono fortunati: 1 a 0 grazie ad un’autorete di De Maio. La Juventus vince 2 a 0 a Frosinone e il 13 febbraio, in uno dei match decisivi, una rete di Zaza consente ai bianconeri di battere allo Stadium il Napoli e di scavalcare in vetta i diretti avversari. Per la Juve si tratta del record: 15 successi.
Alla 26esima giornata ecco lo stop di vittorie: 0 a 0 a Bologna. Ma nove giorni dopo inizia una nuova striscia di successi (nove). I bianconeri battono in casa l’Inter per 2 a 0 e con lo stesso punteggio vincono a Bergamo contro l’Atalanta. Alla 29esima giornata un gol di Dybala regala il successo casalingo contro il Sassuolo e nove giorni dopo arriva il trionfo nel derby per 4 a 1: il Torino, però, interrompe l’imbattibilità di Buffon che non ha subito reti tra la 19ª e la 30ª giornata. Gianluigi Buffon porta comunque a casa un altro incredibile record: 974 minuti senza subire gol, nuovo record d’imbattibilità, 22 anni dopo i 929′ del milanista Sebastiano Rossi.
Il 2 aprile basta la rete di Mandzukic per battere l’Empoli in casa mentre il nove aprile la Juve è chiamata ad una rimonta a San Siro contro il Milan. Finisce 1 a 2 e c’è la consapevolezza che anche quest’anno sarà scudetto. La Juve vince, le avversarie arrancano e il distacco si fa più netto. Alla 33esima giornata nuova vittoria interna: 4 a 0 contro il Palermo e tre giorni dopo con tre gol anche la Lazio viene sconfitta.
Il 24 aprile ennesima vittoria, stavolta al Franchi. Due a uno il risultato finale con un rigore parato da Buffon nel finale. Poi l’attesa di 24 ore, la dolce visione di Roma – Napoli, l’ufficialità del trionfo. Strameritato.