Lo champagne era in frigo già da qualche settimana, alle 17.00 in punto è arrivato il momento di stappare le bottiglie. Tutta la squadra ha brindato, cantando cori e sfogando – in maniera sobria – la propria gioia per uno scudetto che appena cinque mesi fa sembrava impossibile e che era diventato praticamente certo sabato sera. Tutti i giocatori hanno indossato una maglia celebrativa dello scudetto con la scritta sulle spalle “campioni” e con il numero 34 sulla schiena.
Un modo per ribadire – in sintonia con i tifosi – che per loro questo è lo scudetto n. 34. E al diavolo la revoca di quei due scudetti decisa dalla Federazione dopo Calciopoli. Dopo il brindisi “intimo” i giocatori sono usciti dalla club house e hanno salutato i tifosi presenti davanti ai cancelli del centro sportivo.
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“Uno scudetto epocale” lo ha definito Gianluigi Buffon, capitano e leader della squadra. “All’inizio la paura di non farcela c’è stata, poi con la forza di un gruppo di lavoro stupendo e responsabile e con una società forte che ci ha spalleggiato nei momenti più opportuni siamo arrivati a compiere una grande impresa. La rimonta è partita dalla vittoria nel derby con il Torino, conquistata con un pizzico di fortuna”.
Dopo la vittoria di ieri sera contro la Fiorentina, tutto l’entourage juventino si è ritrovato oggi a Vinovo per l’allenamento e ha atteso la fine del match decisivo tra Roma e Napoli il cui risultato finale ha sancito il 32esimo scudetto della storia bianconera, il 5° consecutivo, il secondo di fila targato Allegri che nella sua carriera vanta anche un tricolore vinto al suo primo anno con il Milan.
Tra i tanti record messi in fila dalla Juventus di quest’anno c’è anche quello dei titoli consecutivi: cinque tricolori di fila nella storia del calcio italiano li hanno vinti soltanto la Juventus (dalla stagione 1930-31 a quella 34-35), il Grande Torino (fra il 1942 e il 1949, con in mezzo l’interruzione per la guerra) e l’Inter di Mancini e Mourinho (dal 2005-06 al 2009-10) anche se il primo della serie è arrivato a tavolino in seguito a Calciopoli.
È la prima volta che un tricolore si festeggia in… ‘differita’, attendendo il risultato degli avversari in tv ma comunque è sempre festa tra lo staff, i dirigenti e i giocatori e immancabilmente tra i tifosi che si sono già riversati per strada a celebrare i propri beniamini. Prima tappa obbligata: Piazza San Carlo dove sono arrivate alcune migliaia di tifosi per gioire insieme a uno scudetto che viene definito unanimemente “il più bello, il più voluto, il più sofferto”.
La Juve festeggia con 3 giornate d’anticipo, attualmente ha 85 punti in classifica, frutto di 27 vittorie, 4 pareggi e altrettante sconfitte, con 67 gol fatti e 18 subiti.
