A Genova il peggio sembra essere passato. Almeno così ha dichiarato il presidente della Regione Giovanni Toti intervenendo al Tg4. “L’emergenza sta finendo e le coste liguri sono al sicuro dal rischio petrolio” ha detto e poi ha aggiunto, attraverso un messaggio sui social: “Basta amministratori frignoni, basta allarmismi inutili, un po’ di serietà e un po’ più di lavoro”.
E certo che di allarme si deve parlare. Preoccupazione per l’ambiente ma anche per le casse visto che siamo prossimi alla stagione estiva e potrebbero essere a rischio le prenotazioni in una delle coste più ‘rinomate’ d’Italia, con spiagge a misura di bambino e mare cristallino.
Stamani si è nuovamente riunito il tavolo operativo presieduto dal prefetto Fiamma Spena. Secondo i dati forniti durante la riunione al momento è stato recuperato circa il 95% del materiale libero inquinato pari a 450 metri cubi del petrolio sversato. Dalla Capitaneria di porto l’aggiornamento parla di ritiro dei mezzi antinquinamento dalla zona tra Loano e Albenga perché il materiale iridescente e visibile si è completamente disperso in modo completo. Resta qualche piccola area iridescente nella zona davanti a Genova Pegli e lì si sono concentrati i vessel della Castalia.
Anche la Iplom, l’azienda responsabile del danno, ha confermato di aver concluso la prima parte del recupero del greggio. “Ad oggi si può considerare conclusa la raccolta del prodotto libero e sono stati anticipati tutti gli interventi inizialmente previsti nella fase successiva, vale a dire la rimozione degli strati superficiali degli alvei dei torrenti. In particolare, e’ stata completata la prima pulizia del Rio Pianego, mentre è in corso nel rio Fegino”, spiega Gianfranco Peiretti, responsabile qualità, sicurezza e ambiente di Iplom.
Ma c’è da dire, comunque, che in mare ci sono già andate circa 50 tonnellate di greggio, solo domenica 17 aprile, quando si è spaccata la condotta. L’attenzione è sulle chiazze comparse al largo, in un raggio di circa 28 chilometri: macchie oleose subito aggredite dai vessel della Capitaneria e di Castalia, ma che hanno scatenato il panico nei comuni costieri. Ieri sera è però arrivata la buona notizia da parte del comandante della Capitaneria di porto, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, che in volo con il ‘Manta’ della Guardia costiera sul Mar Ligure, ha annunciato che la situazione “è nettamente migliorata. Permangono lunghe e strette strisce discontinue di iridescenza al largo nel Ponente ligure, ma il fenomeno risulta in fase di ridimensionamento. Sono convinto che con i mezzi a disposizione saremo in grado di fronteggiare il fenomeno”.
Altra buona notizia è data dal tempo. Tornerà il freddo ma non dovrebbe piovere più. Il Polcevera e il Fegino manterranno la portata e il greggio sversato non uscirà in mare aperto. Quello che si trova già in mare sarà contenuto dalle panne oceaniche, trattenuto al largo dalla tramontana e poi sarà tolto.