Manomettevano i dati dell’Inps di Ostia garantendo indennità di disoccupazione a persone provenienti anche da altre città e province del Lazio. La Guardia di Finanza ha così provveduto a sequestrare conti correnti e depositi di titoli denunciando 123 persone per truffa aggravata ai danni dello Stato.
Alcuni “furbetti” delle indennità hanno restituito le somme indebitamente percepite accordandosi con l’ente previdenziale. Il sistema scoperto era collaudato e durava da alcuni anni ed è stato smascherato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma dopo indagini durate diversi mesi.
Potendo accedere al sistema informativo dell’ente, due impiegati inserivano i dati di ignari datori di lavoro, al fine di produrre modelli “DS” attestanti rapporti di lavoro. In questo modo, veniva precostituito il diritto per l’accesso all’indennità con requisiti ridotti inducendo in errore chi doveva emettere i pagamenti.
Gli accertamenti sono partiti dopo che i residenti in altre zone della provincia e, addirittura, a Latina e Frosinone, si erano spinti fino a Ostia per presentare la domanda di accesso al sussidio. Gran parte dei modelli attestanti i falsi rapporti di lavoro riportavano, come datori di lavoro, note case cinematografiche.
Il meccanismo era cosi’ sicuro che alcuni dei “titolari” dell’indennizzo, su incarico degli stessi organizzatori, andavano alla ricerca di persone disposte a “steccare” parte dell’indennità e degli arretrati percepiti con gli artefici del piano. L’Inps ha subito sospeso l’erogazione dei trattamenti.