Forse non bastava un Milan inguardabile. Fa discutere l’esibizione di ieri sera a San Siro nel prepartita di Milan – Carpi: figuranti in maglia rossonera hanno eseguito una haka, stile all blacks (chiamata Tekitanka), di fronte ad altri attori in maglia Carpi.
Ieri è stata solo l’ultima occasione di una serie di momenti come la conferenza stampa di un presunto mental coach neozelandese e le prove di haka nel riscaldamento a Milanello, dovuti alle campagne di marketing di uno sponsor del Milan.
Il problema è che l’Haka del Milan (in ogni caso diversa da quella realmente eseguita dagli All Blacks) è diventata virale ma è stata stroncata da tutti o quasi.
In Nuova Zelanda è vera e propria indignazione: “L’AC Milan, uno dei più grandi club calcistici d’Europa, ha appena commesso il proprio suicidio sui social con una delle campagne più brutte ed imperdonabili di sempre. Avremmo voluto che una cosa del genere non fosse vera. Questa è una di quelle volte in cui ti metti la testa fra le mani e ti chiedi a che punto sta arrivando il mondo?”, è stato scritto sulle colonne del New Zealand Herald.
I tifosi rossoneri dopo la prestazione di ieri sera del Milan sono quasi rassegnati:
Tifoso Milan: “Vergognosa la faccenda haka”
Io: “Guarda che erano comparse”
Tifoso Milan: “Vergognoso che avessero più grinta di quelli veri— Fabrizio Biasin (@FBiasin) 22 aprile 2016
Ma ad essersi più arrabbiati sono proprio i rugbisti, che a senso loro vedono scimmiottata uno dei simboli più iconici degli All Blacks e del rugby.
Ci sono molti modi per insultare una tradizione e fraintendere un rituale. Complimenti per aver alzato l’asticella dell’idiozia #haka #milan — Michele Dalai (@micheledalai) 21 aprile 2016
E addirittura c’è chi scomoda le vicende del proprietario dei rossoneri:
Dal bunga bunga alla #Tekitanka il passo è breve… @acmilan
— Elisea 33 e 3/4 (@elisea1976) 21 aprile 2016