L’esame del Dna conferma che a sparare Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela, uccisi a Villagrazia di Palermo il 3 marzo scorso, è stato Carlo Gregoli, fermato due giorni dopo il delitto, insieme alla moglie Adele Velardo.
L’uomo avrebbe premuto più volte il grilletto contro le vittime. Dalle analisi, effettuate dalla squadra mobile di Palermo diretta da Rodolfo Ruperti, è emerso che su un bossolo trovato a terra c’era il dna di Gregoli.
Gli esami del Dna, dunque, confermano la tesi degli investigatori, anche se resta poco chiaro il movente di un delitto efferato commesso in pieno giorno in strada.