Il tribunale nazionale della FIGC ha inflitto 5 punti di penalizzazione al Lanciano, più 6.500 euro di ammenda, per inadempienze finanziarie. La pena è stata inflitta perché il club ha violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, per non aver documentato alla Co.Vi.So.C. l’avvenuto pagamento, entro il termine del 16 febbraio 2016, delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per i due bimestri di luglio-agosto e settembre-ottobre 2015.
Sanzionato con 5 mesi e 15 giorni di inibizione anche l’amministratore unico della società Claude Alain Di Menno Di Bucchianico e con 2 mesi di inibizione il Presidente del Collegio Sindacale della società Angelo Castrignanò.
Inoltre, secondo il Tribunale della Figc, Di Bucchianico e Castrignano Angelo avrebbero violato “i principi di lealtà, probità e correttezza, depositando presso la Co.Vi.So.C., in data 16 febbraio 2016, una dichiarazione non veritiera attestante il versamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di novembre e dicembre 2015″.
Pesante batosta per il club rossonero, che con i 7 punti totali di penalizzazione totali (due all’inizio dell’anno) scende pericolosamente in classifica, occupando il quartultimo posto con 38 punti, in piena zona playout.