Un’indagine per corruzione e concussione è stata aperta dalla procura di Palermo nei confronti di tre funzionari del Corpo forestale, un imprenditore, un dipendente della Rap, l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, e un operaio forestale stagionale.
L’inchiesta è condotta dalla Forestale e coordinata dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dai pm Daniela Varone e Ciro De Flammineis. Sono scattati gli arresti domiciliari per Antonio Polizzi, comandante del distaccamento di Palermo-Villagrazia della Forestale, Antonio Sacco e Salvatore La Piana, ispettori del Corpo forestale.
I reati vanno dalla concussione, all’induzione indebita a dare o promettere utilità, alla truffa al peculato, al falso, all’omessa denuncia di reato e all’omissione di atti d’ufficio.
È stata imposta una misura dell’obbligo di presentazione nei confronti di Antonino Chiazzese, dipendente Rap, al figlio Giuseppe, imprenditore e a Rocco Giuseppe Ferro, operai forestale.
Ad altre 11 persone sono stati notificati avvisi di garanzia.
Dalle indagini è stato anche accertato che Polizzi avrebbe ottenuto un assegno di invalidità dell’Inail per un falso incidente sul lavoro.
Da intercettazioni e pedinamenti è emerso che Polizzi avrebbe concordato con un inconsapevole parasanitario una visita presso il pronto soccorso di un ospedale palermitano per fare certificare l’infortunio. Anche la figlia di Polizzi è coinvolta nell’inchiesta: alla donna è stato notificato un avviso di garanzia. L’amministrazione forestale le avrebbe erogato un assegno per aver partecipato come volontaria ad attività di spegnimento di incendi boschivi ma la partecipazione non ci sarebbe stata.