Il Comune di Brescello è stato sciolto dal Consiglio dei ministri per ‘infiltrazioni mafiose’. Lo annuncia la Lega Nord regionale: “è una vittoria di Ln che da anni sta conducendo una battaglia per la legalità: fin dal 1999 venne l’europarlamentare Mario Borghezio per denunciare le infiltrazioni ‘ndranghetiste nel Comune”.
Il paese è stato reso celebre dai personaggi di Don Camillo e Peppone.
“Ora aria pulita a Brescello, siamo pronti a collaborare col commissario”, scrive l’attivista antimafia della Lega Catia Silva, consigliera comunale di Brescello.
Sulla vicenda è intervenuto anche Gianluca Vinci, Segretario della Lega Emilia.”Grazie alla sue interrogazioni e ai suoi articoli sulla stampa – dichiara -, Catia Silva ha portato alla luce il sommerso sistema Brescello, pagando a duro prezzo, subendo numerose intimidazioni tra le quali incendi, danneggiamenti e non da ultime minacce aggravate dalla finalità mafiosa, da parte di cinque personaggi, tra i quali, in primis, spicca Alfonso Diletto, ritenuto uno dei cinque esponenti emiliani della ‘ndrina, attualmente al 41bis nell’ambito del processo Aemilia e sotto processo a Bologna per le minacce alla Silva a partire dagli anni 2009-2010″.