Multe per Mediaset, Sky, Lega e Infront. Lo ha deciso l’Antitrust che, a conclusione del procedimento avviato il 13 maggio 2015, ha irrogato sanzioni per complessivi 66 milioni di euro ai principali operatori televisivi nel mercato della pay-tv.
Oggetto del provvedimento l’intesa restrittiva della concorrenza che, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, ha alterato la gara per i diritti televisivi sul campionato di Serie A per il triennio 2015-2018, che si è svolta nel giugno 2014. La multa più pesante a Mediaset e ammonta a 51.419.247,25 euro, quella a Infront a 9.049.646,64 euro, quella a Sky Italia a 4 milioni e quella alla Lega a 1.944.070,17 euro.
Nello specifico, viene contestata e sanzionata la soluzione negoziale che ha scavalcato le reali offerte presentate all’asta: Sky si era aggiudicata inizialmente i pacchetti A e B (248 partite sia per il satellite che per il digitale terrestre), mentre Mediaset il pacchetto D (132 partite in esclusiva delle squadre meno blasonate), minacciando di non acquistarlo senza un pacchetto fra A e B.
La Lega e l’advisor Infront Italia, allora, avrebbero invitato le due società a “scambiarsi” pacchetto B e D (Sky era inizialmente contraria a tale soluzione, invocando una nuova asta). In concreto, la Lega ha assegnato pacchetto A a Sky, pacchetto B a Mediaset (non l’offerta più alta), mentre il pacchetto D di Mediaset è stato rivenduto a Sky.
Sky si ritiene soddisfatta: “È stato riconosciuto che l’azienda non ha promosso alcun accordo restrittivo della concorrenza”. Mediaset si dice “letteralmente allibita” e parla di decisione infondata, annunciando ricorso, così come Infront Italia, che all’Ansa ha riferito: “I fatti sono stati completamente travisati”.