Sono ore febbrili per i lavoratori di Almaviva e sembra esserci l’accordo tra sindacati e azienda per fermare i licenziamenti.
La Uilcom Sicilia che partecipa all’incontro sulla vertenza a Roma, ha annunciato con una nota la proroga dei contratti di solidarietà sino a novembre: “I lavoratori di Almaviva possono tirare un sospiro di sollievo”. Per Giuseppe Tumminia della UilCom: “L’Azienda ci ha ascoltato e abbiamo portato a casa il risultato. Certo, restano ancora da sciogliere diversi nodi ma abbiamo più tempo per cercare soluzioni e salvaguardare così l’occupazione nell’Isola. Il tavolo Almaviva sarà convocato mensilmente proprio per monitorare l’emergenza”.
Ma Cisl e Cgil sembrano tirare il freno. La Cisl precisa che: “La proposta di Almaviva sulla solidarietà non è in linea con la posizione espressa dal governo anzi contiene condizioni peggiori per i lavoratori”, dicono Francesco Assisi e Eliana Puma della Fistel Cisl di Palermo-Trapani, che hanno partecipato all’incontro al ministero dello Sviluppo economico sulla crisi del gruppo Almaviva. “Il governo aveva chiesto ad Almaviva di prorogare – aggiunge – i contratti di solidarietà vigenti e alle condizioni vigenti, invece, Almaviva chiede più flessibilità e condizioni economiche peggiorative”.
“La proposta di Almaviva è differente da quella avanzata dal governo, al momento non ci sono i presupposti per arrivare ad alcun accordo” dichiara la Slc Cgil che partecipa all’incontro romano sulla vertenza Almaviva. “Siamo pronti ad andare ad avanti ad oltranza per trovare delle soluzioni per mettere riparo anche dopo novembre i 2.988 lavoratori a rischio licenziamento di Palermo, Roma e Napoli”.
Il viceministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, ha proposto ad Almaviva e ai sindacati un percorso di sei mesi con verifiche mensili sull’andamento dell’azienda e del settore dei call center e un nuovo accordo di solidarietà.