Sette persone sono state arrestate per tangenti. Si tratta di un imprenditore di Caserta, quattro ufficiali superiori dell’esercito e due funzionari civili del ministero della Difesa fermati in seguito a un’inchiesta su numerosi casi di corruzione.
Secondo l’accusa, in cambio di una percentuale fissa di denaro consegnata agli ufficiali e funzionari del X Reparto Infrastrutture di Napoli, l’imprenditore riusciva ad aggiudicarsi appalti banditi dal ministero.
Stando all’ipotesi accusatoria, gli ufficiali del Decimo reparto Infrastrutture erano soliti applicare la percentuale del 10 per cento oppure ricevere come tangente, in cambio dell’accordo corruttivo, una serie di altre “utilità”, come i lavori di ristrutturazione gratis nelle rispettive residenze.
Dagli uffici di quella caserma di via Metastasio, a Napoli, veniva data l’autorizzazione per tutti i cantieri che riguardavano le opere di ristrutturazioni in tutte le caserme del Sud Italia. Sotto indagine sono finiti i lavori per tre caserme: a Napoli, Capua e Maddaloni.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico di Lucio Eugenio Cannarile (Colonnello-Comandante del X Reparto), Antonio Crisileo (Tenente Colonnello – Capo Ufficio Contratti), Gaetano Mautone (Tenente Colonnello – Capo Ufficio Amministrazione), Raffaele Bisogno (Tenente Colonnello – Capo Ufficio Lavori), Cinzia Giunta (Ufficiale Rogante), Aniello Palomba (Addetto amministrativo), tutti impiegati presso il X Reparto, nonché dell’imprenditore Francesco Caprio, per numerosi episodi di corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti.