L’Italia ha proposto un ‘migration compact’. L’obiettivo è quello di ridurre i flussi anche lungo la rotta mediterranea attraverso nuove intese con i Paesi d’origine e di transito, in particolare quelli africani, da finanziare con strumenti innovativi come i bond Ue-Africa.
Si prevedono: opere dall’alto impatto sociale e infrastrutturale da individuare assieme al Paese partner; titoli con cui finanziare i progetti infrastrutturali e facilitare l’accesso di questi Paesi ai mercati finanziari, in sinergia con la Bei e le altre grandi organizzazioni finanziarie internazionali; controllo comune dei confini e collaborazione sul fronte della lotta al crimine; controllo comune dei confini e collaborazione sul fronte della lotta al crimine; creazione di strumenti per l’accesso di lavoratori al mercato europeo; schema di reinsediamenti.
Cosa può chiedere l’Ue in cambio?
Controllo confini e riduzione flussi; cooperazione su rimpatri e riammissioni; gestione dei flussi dei rifugiati; applicazione di sistemi d’asilo nazionali e lotta comune ai trafficanti.