Nico Rosberg ha conquistato la pole position del Gran Premio di Cina, In seconda posizione scatterà la Red Bull di Daniel Ricciardo; solo terza e quarta le Ferrari di Raikkonen e Vettel (a lungo ad un passo dalla pole position). La grande sorpresa, però, è l’ultima posizione in griglia di Lewis Hamilton, tradito dal sistema ibrido della sua Mercedes e non grado di realizzare alcun giro cronometrato.
Si è tornati (per volere dei piloti e dei team) al format di qualifiche in vigore fino all’anno scorso, ma anche stavolta i colpi di scena non sono mancati, causa un violento nubifragio che ha inficiato lo svolgimento delle terze libere stamattina e le fasi finali della qualifica.
In Q1, tutti i piloti non si fidano delle condizioni umide e montano gomme intermedie… tutti tranne le Manor, tra cui quella di Wehrlein, che all’inizio del suo giro va a muro e fa scattare la bandiera rossa per rimuovere la macchina e asciugare delle abbondanti pozze d’acqua nei pressi delle tribune.
Alla ripartenza, invece, tutti montano gomme d’asciutto super soft per realizzare subito il tempo; ma subito dopo altro colpo di scena: Lewis Hamilton, già penalizzato di 5 posizione per la sostituzione del cambio, lamenta problemi al motore (sistema ibrido Ers) e non riesce a realizzare nessun tempo cronometrato.
In Q2, Raikkonen e Vettel si mettono già in vetta alla classifica, mentre Rosberg sceglie di fare il tempo con la gomma gialla (dunque sarà questa la prima gomma usata domani in gara dal tedesco). Escluse le McLaren di Alonso e Button e la Haas di Grosjean (sorpresa dei primi gran premi). Nel finale Nico Hulkenberg esce in pista con la gomma anteriore sinistra montata male, la quale poi si stacca dalla vettura e costringe i commissari ad esporre nuovamente bandiera rossa.
Nel Q3, dopo il primo tentativo è Raikkonen a segnare il miglior tempo (sotto il muro del 1’36”), mentre Vettel aspetta gli ultimi minuti avendo un solo tentativo. I minuti passano, la pioggia incombe, il tedesco della Ferrari scende in pista. Rosberg batte il tempo del finlandese, i due ferraristi non si migliorano.