Tara Gabrieletto, ex corteggiatrice a Uomini e Donne e attuale compagna di Cristian Gallella, ha confermato le nozze imminenti e nel frattempo, in un’intervista concessa a Isa e Chia, ha smentito le voci del suo coinvolgimento nella storia di Lucas Peracchi e Giulia Carnevali. Per chi non lo ricordasse, Tara è stata accusata di essersi intromessa nelle decisioni di Lucas, che dietro suo consiglio avrebbe deciso di prolungare il suo trono, dopo essersi accordato privatamente con Giulia per la scelta finale.
Tara ha negato categoricamente tutto: “È stata Giulia a contattarmi tramite Instagram con un messaggio privato su direct per ringraziarmi per le belle parole che avevo speso per lei nella puntata delle coppie. Con Lucas, invece, ci siamo conosciuti il giorno dopo la sua serata di Capodanno, ma si è trattato giusto delle presentazioni. Poi ci siamo ritrovati in una chat di gruppo che aveva creato un nostro contatto in comune”. Tara sostiene che la coppia abbia detto il falso, colpevolizzandola senza alcun motivo: “Non c’è mai stato nessun accordo, né ho mai interferito su nulla. Lucas e Giulia sono maggiorenni, sono due persone adulte e vaccinate. In quello che hanno dichiarato non c’è nulla di vero, ma in ogni caso loro sarebbero stati responsabili di quello che fanno. Se qualcuno gli avesse detto di buttarsi giù dal ponte lo avrebbero fatto? Dai su, non prendiamoci in giro. È stato più facile colpevolizzare una persona che non ha avuto la stessa opportunità di poter esprimere la propria verità”.
Adesso tra Tara, Lucas e Giulia non c’è più alcun contatto. E a risolvere la questione – che non è piaciuta affatto alla compagna di Gallella – ci penserà un avvocato. “Ho bloccato sia Giulia che Lucas, ora se ne sta occupando il mio avvocato visto che tutto quello che è stato riportato in puntata non corrisponde alla realtà. Alla redazione ho chiesto un confronto, ma visto che i giorni passano ho deciso di muovermi solo per vie legali. Non posso dire altro perché ho dato il mandato a chi di dovere e il tutto verrà chiarito in tribunale”.