Se pensavate che dietro la monogamia si celasse il romanticismo, sbagliavate di grosso. La rivista Nature Communications, infatti, ha pubblicato uno studio secondo cui la monogamia non sarebbe il frutto di romanticismo e devozione, ma un’esigenza per le tribù preistoriche di cacciatori-raccoglitori per evitare la sifilide e le malattie sessualmente trasmissibili. E sarebbe risultata talmente efficace dal punto di vista riproduttivo da essere previste punizioni ai trasgressori di tale precetto.
A dimostrarlo sono stati i ricercatori guidati da Chris Bauch, dell’università canadese di Waterloo, riproducendo al computer i modelli di comportamento di queste popolazioni. Dalle analisi è emerso che i gruppi che adottarono la monogamia, riuscirono a superare chi non fece la stessa scelta.
”Ciò significa che le nostre norme sociali – commenta Bauch – sono la conseguenza dell’ambiente naturale in cui viviamo e che i modelli matematici possono essere usati non solo per prevedere il futuro, ma anche per comprendere il passato”.