Francesco scopre che Samira è la figlia di Gemini proprio mentre lei e suo padre tengono sotto tiro Enea che, con le lacrime agli occhi, minaccia entrambi: “Non è finita qui, io vi troverò”.
A liberare la Task Force ci pensa Nicola, l’hacker: “L’Amis sta venendo a prenderci!”, grida mentre li slega. Quando gli uomini dei servizi, guidati da Francesco, fanno irruzione nella villa, non trovano più nessuno.
Samira e Gemini si nascondono e un uomo che li sta aiutando, facendo credere a tutti che sono in viaggio per l’Europa. “Hai dei ripensamenti? Pensi ad Enea?”, chiede Gemini alla figlia. “Il compito che ci attende non ammette distrazioni”. “Io ho scelto da che parte stare ma non puoi chiedermi di dimenticarmi l’uomo che amo”, gli risponde Samira. “Non dimenticarti quello che ci hanno tolto”, le dice il padre prima di troncare la discussione.
Nicola intanto trova al gruppo un nuovo rifugio sicuro ma la tensione sale in un attimo. “Anche io ho paura ma ho più paura di non fare giustizia. Chi si vuole consegnare si consegni ma io andrò avanti”, dice Enea rivolto a tutti. Poi il capitano si confida con Frezzo: “Ho sbagliato su Samira ma qualcosa mi sfugge, io sento che non è come il padre“.
All’Amis arriva la segnalazione di Gemini in Francia, e la stessa informazione la ottiene Dorrico il quale si rasserena: “Il peggio è passato”, ma Annibale non sembra essere convinto. Sia Francesco che Enea nel frattempo capiscono che devono concentrare la loro attenzione sulla strage al campo profughi.
Fuoco Amico TF45 – Eroe per amore – Terza puntata
Francesco fa rientro a casa dove c’è Giulia che ha trovato i video delle telecamere nascoste a casa sua. La ragazza chiede subito spiegazioni e lui le dice la verità: “Io e te non avremmo dovuto entrare in contatto, stavo per confessarti tutto ma poi tuo fratello ha trovato Gemini e io sono stato costretto a mentirti”, le dice Francesco. “I servizi ti vogliono arrestare, nessuno sa che sei qui, io ti sto proteggendo”, continua. La ragazza però non gli crede ma lui ammette di amarla. “Io mi sono innamorato di te, è successo e di questo non ho colpa“, le dice l’agente.“Anche io ti amo ma non mi posso più fidare di te”, gli dice Giulia puntandogli contro una pistola. Dopo averlo messo alla porta, lei scappa e si rifugia in un centro di accoglienza.
Nicola e Giovanna scoprono che tutto rè cominciato con il progetto Nexus e che a Farah i vaccini in realtà erano dei test sugli umani: “Gemini aveva ragione, lui e Samira voglio vendicarsi”, capisce Enea. L’unico rimasto vivo tra quelli che si sono occupati del progetto Nexus è Guido Agliardi, Enea e Frezzo vanno a trovarlo.
“Ero a Farah ed è come se ci fossi rimasto. Da quel momento il rimorso mi sta divorando”, dice Agliardi parlando del vaccino sperimentale e consegnando a Enea un faldone. “Il vaccino invece che far guarire faceva ammalare, i bambini morirono quasi tutti”. Enea gli chiede chi dava gli ordini. “Sono tutti morti, io ricevevo istruzioni per telefono”, dice l’uomo con un filo di voce. “Sono scomparsi tutti i documenti tranne il protocollo del vaccino”. Frezzo recupera i documenti che l’uomo gli ha indicato ma alla villa arrivano anche Samira e Gemini.
Samira si accorge di Enea che sta scappando e ferma la macchina, fa scendere Frezzo e ordina a Enea di andare via. Nel frattempo Gemini uccide Agliardi.
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Quando fermano la macchina Enea chiede a Samira delle spiegazioni: “Enea devi andartene, non posso perdere anche te. Quello che posso dirti è che ti amo”. “Allora dimostramelo”, le dice Enea e lei lo bacia. Poi però entrambi tornano a minacciarsi con delle armi. “Non ho paura Enea, non puoi farmi più di quello che mi hanno già fatto”, continua Samira. “Salvati tu che puoi”.
Frezzo torna al loro nascondiglio e mostra agli altri la documentazione che gli ha dato Agliardi. Qualche ora dopo, arriva anche De Santis: Giovanna, vedendo le foto, capisce che le persone a cui è stato somministrato il vaccino erano affette da ebola, una malattia al momento senza cura. Per questo motivo il vaccino “vale tutte queste morti”.
Le ricerche di Nicola rivelano che il progetto Nexus era già stato messo a punto in altre due località, tutte e due al centro di attacchi successivi. Il padre di Enea aveva lavorato in entrambi i posti e in entrambi i posti c’era di istanza il colonnello Moretti. Quando lo raggiungono in una spa lui sta per morire e fa il nome di Cagliostro, l’agente che ha coperto Farah. Quando Enea gli chiede dove lo può trovare l’uomo muore; per Frezzo solo Guidi può sapere l’identità di Casgliostro. Sul fondo della vasca Enea trova un orecchino di Samira.
Visentin decide di andarsene, stufo di questa caccia all’uomo che a suo avviso li farà solo ammazzare. Vorrebbe che Giovanna andasse via con lui ma la ragazza non è intenzionata a mollare.
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Quando squilla il telefono di Moretti, Enea risponde e dall’altro capo c’è Samira: “Quelli che ti danno la caccia sono spietati, fermati finché sei in tempo”, gli dice ma lui riattacca. Gli agenti dei servizi nel frattempo rintracciano Visentin e Francesco lo arresta. Emma non è per le maniere buone, lo droga, vuole sapere di De Santis ma lui ripete: “Il mago che manda all’altro mondo” e poi fa il nome di “Cagliostro”.
“Accertiamoci che De Santis non scopri mai chi è Cagliosto”, dice Dorrico ad Annibale che ha già un piano. Giulia invece chiama Francesco e gli chiede aiuto, si spaventa che la trovino.
Enea e Frezzo nel frattempo decidono di fare irruzione a casa di Guidi. Il capitano si insospettisce “perché è tutto troppo tranquillo”. Appostato tra gli alberi si vede Annabile. Enea entra dentro casa di Guidi e scopre che gli uomini della scorta sono stati uccisi, Nicola continua a dirgli di andare via ma lui non gli dà ascolto e trova Guidi morto.
Annibale blocca Enea nella stanza dove c’è il cadavere di Guidi. “Facciamo in modo che non esca”, dice Dorrico al suo killer. Nicola non riesce a trovare il codice per sbloccare la stanza ed Eena ordina a Frezzo di andarsene.
Francesco va a prendere Giulia e mentre sono in auto lui riceve la telefonato di Emma e gli dice di andare a casa di Guidi perché è scattato l’allarme. Quando gli agenti fanno irruzione in casa, sbloccano la stanza inserendo il codice e trovano dentro Enea: il capitano viene arrestato ma dice a Francesco di guardarsi le spalle: “Stai attento a Cagliostro”.