Potrebbe bastare una semplice pillola a base di litio per vivere dieci anni in più. Questo è quanto emerge da una ricerca congiunta condotta da tre istituti europei: l’Ucl Institute of Healthy Ageing, il Max Planck Institute for Biology of Ageing e l’European Molecular Biology Laboratory.
Presto tutti i test effettuati sugli insetti saranno somministrati anche agli uomini. Tutto ruota alla proteina Gsk-3, legata all’invecchiamento. I risultati della ricerca hanno evidenziato che la somministrazione di bassi dosi di litio comporta l’aumento medio del 16% dell’aspettativa di vita.
“La conoscenza di questo meccanismo potrebbe anche rivelare il segreto per contrastare l’insorgenza di malattie legate all’età: Alzheimer, diabete, cancro e Parkinson“, spiega Jorge Ivan Castillo-Quan, prima “firma” dello studio apparso su Cell Reports.
Il litio agisce bloccando la proteina Gsk-3 e attivando un’altra molecola chiamata Nrf2, che costituisce un’importante difesa contro i danni alle cellule. Le perplessità riguardano soprattutto lo stadio della ricerca, lontana da risultati apprezzabili e documentati sui vertebrati come l’uomo.