Matteo Salvini insiste, non si pente e anzi rilancia. Ancora una volta c’è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo mirino: “Il Presidente degli italiani – dice a Mattino 5 – che tale non mi sembra, prima di parlare di frontiere e confini aperti dovrebbe difendere la sua gente ed il lavoro della sua gente”.

“Questo non è un Presidente in cui mi riconosco – prosegue – Le frontiere e i confini ci sono, tutti li difendono, l’Italia no. Parlo anche dell’ingresso quotidiano di tonnellate e tonnellate di schifezze che arrivano dall’altra parte del mondo che arrivano sulle tavole degli italiani distruggendo il lavoro dei nostri allevatori e agricoltori”.

Il leader del Carroccio, comunque, non fa passi indietro: “Non sono assolutamente pentito, anzi. Se certi politici facessero due passi tra la gente, parlando con un disabile che prende trecento euro al mese, quando un immigrato ne costa mille, parlando con una vittima della legge Fornero, o con un commerciante rovinato dalla riforma di settore, altro che passeggiate chiacchierone al Vinitaly. Qui c’è una politica lontana dalla vita di tutti i giorni degli italiani”.

Possibili denunce in arrivo? “Io ho le spalle larghe. Se qualcuno mi denuncia non me ne può fregar di meno. Nel mio piccolo difendo i diritti e gli interessi dei cittadini italiani che potenti non sono”, ha aggiunto il leader della Lega.