Palermo, rissa tra ultras: otto arresti FT /VD|Un palermitano in ospedale con fratture al viso

di Redazione

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Palermo, rissa tra ultras: otto arresti FT /VD|Un palermitano in ospedale con fratture al viso

| lunedì 11 Aprile 2016 - 14:52

È di otto persone arrestate il bilancio della rissa aggravata avvenuta nel centro di Palermo nel pomeriggio di domenica prima dell’incontro di campionato tra Palermo e Lazio. Si tratta di quattro palermitani e altrettanti ultras della Lazio.

La polizia ha arrestato tra i palermitani Chedli Aloui 28 anni, Emmanuele Maria Surdi, 24 anni, Emanuele Cardella, 29 anni, Alberto Gabriele Bruneo, 25 anni. Tra i tifosi laziali Massimiliano Morelli, 23 anni, Gabriele Lordi, 23 anni, Daniele Casella, 24 anni, e Marco Massaro, 26 anni.

 

Due palermitani, Aloui e il ragazzo di 21 anni ricoverato, erano già destinatari di Daspo perché ritenuti responsabili di altri disordini. Nei loro confronti la procura aveva anche emesso una richiesta di arresto, poi non accolta dal gip.

Gli investigatori hanno già identificato uno degli aggressori che ha sferrato un calcio in testa al tifoso palermitano finito per terra. Gli altri aggressori sono anche loro tra gli arrestati ma sono ancora in corso di identificazione. Il ferito, ricoverato a Villa Sofia con la mascella, orbita e zigomo destri fratturati, è stato denunciato, ma non arrestato perché non può essere processato per direttissima.

Ecco il video dell’aggressione che è stato postato su Facebook.

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Pubblicato da Riccardo Muglia su Domenica 10 aprile 2016

Quello di ieri è stato un vero e proprio agguato secondo il questore di Palermo Guido Longo che stamattina durante la conferenza stampa ha dichiarato che: “I tifosi della Lazio erano scortati. Siamo intervenuti subito in via Libertà, evitando così conseguenze ben più gravi. Possiamo definire quello che è accaduto un vero e proprio “agguato”. I laziali sono arrivati alle 13 in aeroporto e alcuni di loro sono andati a mangiare in un bar in centro. I tifosi palermitani li hanno avvistati, non conosciamo le dinamiche che hanno permesso loro di rintracciarli. I palermitani fanno tutti parte dei centri sociali, in particolare Anomalia ed ex Karcere e sono già tutti conosciuti dalle forze dell’ordine per piccoli reati. Due di loro sono già stati denunciati per associazione per delinquere finalizzata a disordini pubblici”.

Il questore ha poi parlato dei disordini avvenuti all’interno dello stadio: “Chi aveva i petardi è riuscito a superare i controlli perché li aveva nascosti nella biancheria intima. I tornelli sono stati aperti alle 18,30 per permettere controlli più accurati. Il personale all’ingresso ha effettuato le ispezioni anche con il metal detector ma questi oggetti così piccoli, spesso di carta, riescono a sfuggire alle ispezioni. Avremmo dovuto perquisire tutti uno per uno ma questo non è consentito. Sono state predisposte in anticipo adeguate misure di sicurezza perché era una partita delicata per la classifica. Avevamo previsto anche un adeguato numero di personale ma questi ordigni sfuggono perché vengono nascosti”.

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