La vittoria che non ti aspetti: Mathew Hayman, 38enne australiano della Orica Greenedge, ha vinto la Parigi Roubaix numero 114, beffando allo sprint finale Tom Boonen (grande mattatore della corsa), Ian Stannard, Sep Vanmarcke e Edvald Boasson Hagen, dopo una corsa incredibile e piena di colpi di scena.
Hayman (in fuga sin dalle fasi iniziali) è il secondo australiano della storia (dopo Stuart O’Grady nel 2007) a vincere la corsa.
La corsa si è svolta su un percorso reso durissimo dalla pioggia nelle ore precedenti alla partenza: i settori di pavè previsti (oltre 50 km sulle pietre) sono stati molto umidi e in certi tratti ricoperti di fango.
La corsa è entrata nel vivo a 115 km circa dall’arrivo, con la Etixx Quick-Step di Boonen a fare il ritmo dopo una caduta a centro gruppo, che ha fatto staccare Cancellara e Sagan di quasi un minuto dal resto dei favoriti.
In questo tratto, il gruppo esplode definitivamente e alla caccia della fuga della prima ora sono solo 7 uomini: Boonen (trainato da Tony Martin), Boasson Hagen e Stannard sono i favoriti in posizione più avanzata.
La gara è dunque giunta alla foresta di Arenberg, tra i tratti di pavè più lunghi e sconnessi, di certo il più celebre: Boonen trascina il suo gruppetto mentre Cancellara e Sagan tentano di ricucire il divario, ma all’uscita dalla foresta il distacco è di quasi un minuto e mezzo.
Sep Vanmarcke e i suoi compagni rientrano pochi chilometri dopo su Boonen e lo aiutano a mantenere alto il ritmo. Il vantaggio su Sagan e Cancellara, però, inizia a calare, con Stuyven che aiuta il proprio capitano Cancellara nell’inseguimento.
A 63 km dell’arrivo, vengono ripresi i fuggitivi: ora il gruppo di testa è composto da circa 30 unità, mentre a 59 km dall’arrivo Sagan e Cancellara scattano in coppia all’ingresso del settore 12 nel tentativo di rientrare.
Nel settore di Mons en Pevele, tenta l’accelerazione Sep Vanmarcke (marcato da Stannard e Boonen), mentre Fabian Cancellara cade sul fango, evitato per un soffio da Peter Sagan; il distacco dalla testa adesso torna sopra il minuto. A 30 km dall’arrivo, anche Boonen prova l’allungo, ma Vanmarcke non si fa sorprendere.
Si entra nel Carrefour de l’Arbre: Sep Vanmarcke scatta all’ingresso del settore, Boonen e Boasson Hagen non riescono a ricucire subito il divario sul belga, ma alla fine ci pensa Stannard, con una progressione micidiale, a riprendere il fuggitivo. Con i 4 favoriti, rimane anche Hayman, uno dei fuggitivi della prima ora.
Negli ultimi chilometri innumerevoli gli scatti: Boonen parte a 2 km dall’arrivo, Hayman lo riprende e per poco non se ne va. I due entrano insieme nel velodromo, ma poi Vanmarcke e Stannard riagganciano di nuovo la testa. Poi lo sprint finale.
(Foto da Twitter: @Paris_Roubaix)